La liberalizzazione di orari e licenze nei negozi. Commercianti e consumatori, grande e piccola distribuzione, governo di sinistra e associazioni di destra: chi perde e chi guadagna.
Percorsi paralleli delle associazioni dei commercianti: l'ex potentissima Unione, oggetto dei giochi politici dei culi di pietra, perde personale qualificato e iscritti; l'ex derelitta Confesercenti, che punta sulla tutela sindacale, aumenta sedi e associati.
McNudo. Cento buone ragioni per stare alla larga da McDonald’s. A cura di Luther Blissett e Cyrano Autogestito. Stampa Alternativa, Roma, 2001, pp.48, £. 2.000.
I motivi del successo di Superstore, l’ultima iniziativa commerciale della grande distribuzione. E i problemi che pone: concorrenza, vivibilità, dipendenza dalle catene nazionali, prodotti trentini, piccoli negozi...
Dopo lo studio di Ingegneria Ambientale sull’inceneritore: con le consulenze accomodanti, l’Università non rischia di perdere autorevolezza? Le polemiche - palesi e sotterranee - nel mondo accademico; gli anticorpi, le contromisure.
All'indomani dell'apertura dell'ultimo centro commerciale - fuori dalle regole, ma benedetta dal grande interesse suscitato - il punto sul commercio trentino: le ripetute forzature sulle norme, ciononostante i meriti della grande distribuzione, le prospettive dei centri storici, la debolezza della politica.
Dopo il progetto di Gregotti sulle aree inquinate: stravolta la strategia del Comune a Trento Nord e sui centri commerciali. Qual'è il problema vero e dove porta la mancanza di coraggio.
La diversità sociologica, la rivalità con l’Unione Commercio, il boicottaggio delle altre associazioni. I problemi, le battaglie, la crescita della Confesercenti, nei giorni della corsa alla presidenza.
"Fai la cosa giusta”: 100 espositori e un’affluenza record di pubblico per una manifestazione che mette in vetrina un modo diverso di produrre e commerciare. Ma è tutto oro quel che luce?
I negozi cooperativi chiudono in rosso il 2006: i nuovi consumi delle famiglie, le politiche di mercato “aggressive”, le difficoltà dei piccoli punti vendita. Ma anche il dubbio che il consorzio di tutti, il Sait, non sia all’altezza, che giochi in proprio, dettando legge al movimento per poi riversare sulle coop le proprie diseconomie. Storia di una contestazione rientrata, per il desiderio di non rompere un grande e prezioso meccanismo. Ma se non ci sarà rinnovamento...
Ignorato dalla pubblica amministrazione, sconosciuto ai consumatori, è invece uno strumento che può portare benefici al territorio e alla comunità. Il caso del Bilancio Sociale del gruppo Poli.
Acquistare in gruppo per salvaguardare l’ambiente e la società. Lo fanno i Gruppi d’Acquisto Solidale, più semplicemente GAS. In Trentino ce ne sono 10, e coinvolgono oltre 500 famiglie. Tra filosofia di vita e risposta alle crisi: economica, ambientale e sociale.
Potrebbe diffondersi anche in Trentino lo SCEC, moneta locale che può rivitalizzare l’economia. Il guadagno, non solo economico, sarebbe di tutti: consumatori e negozianti.
Il Trentino sta diventando la terra dei centri commerciali. Dal mostro di Mori a quello di Lavis, passando per i complessi di Arco, Nago, Mezzolombardo, Levico. Progetti che mettono a rischio la vivibilità e i centri storici. A vantaggio dei soliti noti, gli immobiliaristi. La politica langue, i cittadini per fortuna no: e, come a Lavis, protestano duramente.