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Biotecnologie a trento

Vincenzo Calì

La vostra inchiesta sulle biotecnologie (vedi Biotecnologie a Trento: c'è da averne paura?) risponde molto bene ad un’esigenza di fondo, ignorata fino ad ora dalla stampa locale: quella di informare in modo semplice e chiaro l’opinione pubblica. Suggerirei di sentire in una seconda puntata Dellai e Leveghi, che si erano politicamente impegnati ad insediare un comitato di bioetica super partes prima di partire con le sperimentazioni del triangolo Università/S. Michele/ITC.

E’ di per sé evidente che senza un comitato indipendente non possiamo fidarci, visti i corposi interessi che coinvolgono i tre enti, funzionali di fatto alla PAT, che è l’ente finanziatore. E’ la mancata istituzione di detto comitato che mi ha convinto a dare un voto di astensione, senza entrare nel merito di una così complessa questione che non spetta certo ai consiglieri di amministrazione affrontare. Nessun altro consigliere ha però ritenuto rilevante questa questione di metodo, cosa che trovo alquanto preoccupante.