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Acciaieria di Borgo: ancora fumi

Diversi episodi ripresi dai cittadini, si chiede maggior controllo e una misurazione continua degli inquinanti nonché delle riprese video di qualità

ValsuganaAttiva

Persiste viva la nostra preoccupazione per l’impatto ambientale dell’acciaieria di Borgo Valsugana!

È di giovedì 19 novembre una preoccupante fumatona, durata circa tre quarti d’ora, osservata nel primo pomeriggio da un abitante della zona e ripresa con il cellulare. Non esiste alcun deposimetro sul tetto dell’acciaieria per certificare l’impatto ambientale di queste emissioni, come invece adottato da tempo in analoghe situazioni in Italia (acciaieria di Aosta). Non esiste nemmeno alcuna videoripresa dei fumi pubblicamente accessibile in continuo e scaricabile via Web resa dal sistema di videocamere operanti dell’acciaieria. Tra altre sostanze inquinanti, queste emissioni potrebbero contenere anche mercurio, una sostanza molto pericolosa per la salute che lo stabilimento di Borgo ha già evidenziato con sforamenti rispetto ai limiti di legge. La nostra associazione ha chiesto da tempo agli organi di controllo provinciale di introdurre una misurazione “in continuo” del mercurio, mediante dispositivi di monitoraggio nei camini dello stabilimento. Tale richiesta è rimasta purtroppo inascoltata, disponendo un controllo semestrale invece di quello mensile già in vigore.

L’acciaieria lavora e “fuma” sistematicamente di notte quando gli occhi dei cittadini non vedono. ValsuganaAttiva ha monitorato con videocamera ad infrarosso l’attività notturna dello stabilimento ottenendo conferma di questi timori. Le tre videocamere aziendali installate per il monitoraggio visivo delle emissioni risultano poco utili ai cittadini in quanto permettono di visionare le riprese soltanto “in diretta” e non continuativamente. Solo l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) ha facoltà di richiedere la registrazione delle riprese all’azienda. APPA ha però dichiarato di muoversi solo su segnalazione di emissioni ritenute problematiche dall’acciaieria oppure dopo la presentazione di videoriprese da parte di soggetti terzi quali ValsuganaAttiva. Anche in quest’ultimo caso, però, APPA non è sempre stata efficace come avremmo voluto. Ad esempio, a fronte di emissioni diffuse e/o fuggitive dei periodi maggio-giugno-luglio 2018, documentate da ValsuganAttiva con 2 proprie riprese, APPA non è riuscita a procurarsi i filmati aziendali poiché ha aspettato troppo (51 giorni!) per richiederli. L’azienda ha infatti l’obbligo di conservarli soltanto per 6 mesi.

Quanto alla qualità delle riprese aziendali, è APPA stessa ad ammettere che non consentono di capire cosa succede di notte: “A parte uno, non sono stati acquisiti filmati riferibili a periodi notturni in quanto le telecamere in possesso del gestore non sono in grado di visualizzare immagini decifrabili nei periodi di bassa luminosità”. È sempre APPA a dichiarare che la qualità delle videoriprese di ValsuganAttiva è superiore rispetto a quella delle videocamere aziendali.

Da molto tempo questa associazione richiede un sistema di videosorveglianza pubblico, ma anche questa richiesta è rimasta inascoltata. Riteniamo urgente che l’ente pubblico provinciale preveda almeno la possibilità per i cittadini di visionare le registrazioni delle videoriprese aziendali e non soltanto quelle in diretta.

La Valsugana è una bella valle che sta riscoprendo l’ambiente come risorsa, in primis per la comunità e poi per la crescente presenza turistica.

L’APT ha lavorato efficacemente per ottenere nel 2019, prima al mondo, la certificazione di eco-destinazione turistica secondo i criteri delle Nazioni Unite, certificazione confermata nel 2020. Legambiente ha premiato lo sforzo di APT per la qualità ambientale con l’assegnazione della Bandiera verde. Recentemente Borgo Valsugana si è visto riconoscere il titolo di “Borgo green 2020” dal Touring Club Italiano. Anche per non vanificare questi importanti risultati, le emissioni dell’acciaieria di Borgo dovrebbero essere seriamente monitorate.

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