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LaVis: GAME OVER

Estromesso Zanoni, commissariata la Cantina. Una vicenda in cui hanno perso tutti: i contadini, la politica, la cooperazione, la stampa. Un solo vincitore: l’ISA, che ha condotto questa partita a proprio piacimento.

E così alla fine, la Cantina LaVis è stata commissariata. Anzi ricommissariata, in quanto l’Amministratore Delegato ing. Marco Zanoni, cui la Provincia ora ha dato un brusco benservito, è lo stesso Zanoni che la stessa Pat (guidata da Dellai, ma non é questa la differenza) aveva insediato nel 2010 come commissario, lo aveva confermato, aveva poi cambiato la legge per ulteriormente prolungarne la carica, e infine aveva sostenuto nelle nuove vesti di Ad.

Una investitura ufficiale quindi, ribadita in mille dichiarazioni di appoggio ed evidentemente clamorosamente sbagliata. Zanoni non è e mai è stato l’uomo della provvidenza: dopo quasi cinque anni di peraltro ottimamente remunerata permanenza alla LaVis l’ha portata a un passo dal default. Le banche si sono rifiutate di immettere ulteriori soldi in un pozzo giudicato senza fondo, e la Cantina non si è più trovata nelle condizioni di poter operare. A questo punto anche gli assessori (Mellarini e Dallapiccola soprattutto) che si ostinavano ad andare alle assemblee della cooperativa ad assicurare che tutto andava per il meglio, hanno dovuto - implicitamente, per carità - riconoscere di essere degli sprovveduti che parlano in pubblico senza cognizione di causa. Anche il presidente Ugo Rossi, che confidava di fare di LaVis un feudo elettorale come a suo tempo Dellai, e che all’uopo aveva pronti altri 10 milioni poi lievitati a 12,5 per rilanciare la pericolante impresa, anche lui, che aveva a Lavis messo un suo uomo di fiducia, l’affiancatore dott. Andrea Girardi, ha dovuto, di fronte alle relazioni dello stesso Girardi, invertire la rotta di 180 gradi: la Cantina va a rotoli, del suo management va fatta piazza pulita.

Insomma, aveva ragione la Revisione cooperativa, che da anni, e sia pur in ritardo, rilasciava relazioni allarmate sullo stato di salute dell’azienda, duramente contestate dall’arrogante Zanoni, e tenute in non cale dalla politica, che stoltamente pensa di poter prescindere dalla logica dei numeri. Avevano ragione le banche (tranne alcune, come vedremo) che non volevano più dissipare soldi, ricevendo in cambio contumelie e sospetti. E avevamo ragione noi, che da cinque anni abbiamo operato tutta una serie di denunce: contro la malagestione della LaVis, la sparizione di importi milionari, i rapporti subalterni e devastanti con Isa, la finanziaria della Curia; contro la politica che, nonostante tutto questo, certificato anche in sede giudiziaria, si ostinava a supportare un’azienda decotta, senza futuro, dai comportamenti continuamente censurati, che infettava l’economia circostante; e contro la massima dirigenza cooperativa, che fin quasi all’ultimo ha finto di non accorgersi di quanto la situazione fosse degenerata. È lunga infatti la lista dei responsabili: gli amministratori Peratoner, Giacomoni, Andermarcher finiti sotto processo e condannati; l’ex-commissario Zanoni e il suo uomo di paglia il presidente Paolazzi; Lorenzo Dellai; i vari assessori e il presidente Rossi, solo all’ultimo momento ravvedutosi; Isa, l’unica realtà che da tutto questo ci ha guadagnato e che attraverso i suoi tentacoli ha sempre pilotato la vicenda; la cooperazione, che invece non ha pilotato un bel niente, e il presidente Schelfi, schiacciato peraltro nel suo conflitto di interessi per i legami con Isa.

Responsabili sono anche i perdenti, i contadini di Lavis e Cembra. Che si sono dapprima sorbiti Peratoner e poi Zanoni, disposti a credere alle arroganti giustificazioni di tali manager più che alle realtà descritte dai numeri dei bilanci e delle revisioni. E qui si apre un altro problema per la cooperazione: perché alla LaVis si è operata una selezione perversa: i soci più accorti, resisi conto della situazione e per questo trattati a pesci in faccia, se ne sono andati; e nella cooperativa sono rimasti quelli disposti a credere a tutte le bubbole somministrate dal palco delle assemblee. Se nel movimento cooperativo non c’è posto per chi vuole valutare il management, ma solo per chi si dimostra acriticamente fedele, sono le stesse basi costituenti a scricchiolare pericolosamente.

La cooperazione dipinta come un gruppo di gangster

E infatti, nella lunga lista di chi ha perso dalla vicenda della LaVis, al primo posto c’è proprio la cooperazione. Perché una grossa cooperativa (oltre 1500 soci alcuni anni fa) non ha saputo, ripetutamente, governarsi; né sono scattati i sistemi di autocontrollo cooperativo, la Revisione, quando (pur in ritardo) è intervenuta, è stata inascoltata, anzi vilipesa; la presidenza della Federazione, nella persona di Diego Schelfi, già presidente di Isa, già amicissimo di Dellai, è rimasta inerte, subalterna agli interessi della potente finanziaria e alle mene della politica. E così è successo che la Revisione rilasciasse certificazioni allarmate sui bilanci della coop, che Zanoni rispondesse con contumelie al revisore dott. Cozzio e che gli assessori provinciali pubblicamente dichiarassero che aveva ragione il cda e che la cooperativa era avviata su sentieri di prospero rilancio. Schelfi forse non se ne rendeva conto, ma ogni volta che un Mellarini o magari un Rossi lodavano l’operato del cda della Cantina, davano di fatto degli incompetenti (o peggio) alla squadra dei revisori cooperativi. La dinamica è così arrivata a livelli insostenibili; quando poi le Casse Rurali hanno deciso di non concedere altri soldi a un’azienda decotta, la lettura che è stata diffusa, ripresa e perfino fatta propria da due dei quotidiani, è che fosse in atto una congiura, per cui i revisori e le Rurali complottassero per strangolare la LaVis e farla assorbire da Cavit e Mezzacorona. Insomma, Schelfi, Cozzio, il presidente di Cassa Centrale e Rurale di Trento (e ora successore di Schelfi) Fracalossi sarebbero un gruppo di gangster, impegnati attraverso falsificazioni ed abusi di potere a rovinare un’azienda per favorirne i concorrenti. Un’accusa gravissima.

Ovviamente non era vero niente, e la verità la potevano raccontare i bilanci, come ha potuto appurare (ma avrebbe potuto e dovuto farlo prima) lo stesso Ugo Rossi non appena ha piazzato a Lavis un uomo di fiducia. Ma il discredito verso la cooperazione trentina, descritta come istituzione marcia ai più alti livelli, era già stato sparso, né questa ha saputo difendersi e reagire.

Il rovinoso padrinaggio politico

Il secondo grande perdente è stata la politica. Che ancora una volta, prima con Dellai, poi con Rossi, ha dimostrato che quando si assume compiti di padrinaggio verso un’azienda, la si condanna a rapida e rovinosa fine. La LaVis in questo è stata un esempio da scuola: confidando che la protezione di Dellai fosse più robusta di qualsiasi legge economica, la triade Peratoner-Andermarcher-Giacomoni si era lanciata in una serie di spericolate acquisizioni, da Maso Franch a Casa Girelli, aveva smarrito milioni e milioni in opache società estere, aveva messo la testa tra le fauci del leone (Isa) stringendo con la finanziaria del vescovo strampalati e onerosissimi patti tenuti rigorosamente nascosti, in cambio non si capisce di cosa, forse un accreditamento presso i locali poteri forti. E poi ancora dopo Peratoner, Zanoni ha fondato la propria egemonia all’interno della cooperativa non sulla managerialità, ma sulla vicinanza a Dellai e a Rossi, che la confermavano con le parole e i milioni pubblici. Con i risultati che tutti ora possono vedere.

I contadini furbi e quelli fedeli

Hanno poi perso, certo non ultimi, i contadini. Che per tutti gli anni dell’era Zanoni hanno ricevuto compensi per l’uva conferita nettamente inferiori a quelli delle cantine circostanti (nel 2010 25 euro a quintale, poi saliti a 70-80 euro negli anni successivi, contro i circa 100 delle altre cantine), un vero salasso per centinaia di famiglie. E ora, con la crisi conclamata, vedono a rischio i soldi (troppo) generosamente investiti nella cooperativa. E più in generale, hanno visto andare in rovina un’impresa in cui il paese (i paesi, se consideriamo anche la valle di Cembra) aveva da lustri creduto e investito, identificandovi se stesso e il proprio lavoro. Come dicevamo, i più intelligenti, vista la mala parata, pur a malincuore se ne erano andati: agli altri restano ora i cocci.

Infine ha perso la stampa. A parte il Corriere, quasi sempre accorto ed equilibrato, troppo spesso L’Adige e soprattutto il Trentino hanno utilizzato le proprie pagine economiche per tessere le lodi del management della Cantina, per riportarne pari pari, senza alcuna verifica, le deliranti veline autoelogiative, quando non per imbastire autentiche campagne stampa contro i “nemici” della LaVis: le Casse Rurali che non concedono più soldi e - in filigrana - i revisori che obiettano sui bilanci.

Come è stato possibile tutto questo? Per le abissali incompetenze ed arroganze della politica, certo. Per l’inconsistenza della leadership cooperativa di Schelfi e del suo gruppo dirigente, pure.

L’unico vincitore: ISA. E tante cose allora si spiegano

La nuova sede dell’ISA nel quartiere delle Albere.

Ma al fondo c’è un altro motivo, che salta fuori se vediamo chi, in questo massacro, ha invece vinto. Tutti hanno perso, ha vinto invece, e alla grande, uno solo: l’Istituto per lo Sviluppo Atesino, ISA, la potente, superprotetta finanziaria della Curia.

Vediamoli i conti su Isa. Nel 2005, congiuntamente con LaVis, compera Casa Girelli, pagandone il 30% con un esborso di 8 milioni. Uno (scellerato) patto parasociale prevede che dopo 5 anni ISA possa rivendere il suo 30% (anzi il 31% cui è salita la partecipazione, senza metterci alcun altro capitale ma per via di un’altra gabola che qui non stiamo a illustrare) ad un prezzo stratosferico, 12,2 milioni. Un interesse immotivato, del 9% composto, definito poi dalla Guardia di Finanza come usuraio. Per garantire alla finanziaria i 12 milioni la triade sottoscrive una fideiussione in favore di Isa, e - come il patto parasociale - la tiene segreta, violando la legge.

Caduta nel 2010 la triade, i patti e la fideiussione vengono allo scoperto. Inguaiano così Peratoner e soci, ma sono però operanti: Isa il 12 agosto esercita l’opzione prevista nell’accordo del 2005, e vende a LaVis la sua quota di Casa Girelli per oltre 12 milioni. A guidare la Cantina in crisi c’è ora Vittorio Brugnara, che come ogni imprenditore in difficoltà cerca di rinegoziare i debiti, soprattutto quelli che hanno esili motivazioni, e lo comunica a Schelfi e agli uffici provinciali. Scatta la contromossa: neanche 20 giorni dopo, il 1° settembre, Dellai commissaria la LaVis, estromette Brugnara e insedia Zanoni. Che subito assicura: i patti con ISA vanno rispettati.

Però tra il dire e il pagare ci sono di mezzo i soldi. Che LaVis non ha. Zanoni, pur con tutta la buona volontà, non paga. Rinegozia quindi le scadenze (non l’entità) del debito, impegnandosi a pagare ulteriori interessi; e qui siamo all’interesse sugli interessi di debiti già scaduti, l’anatocismo, una fattispecie finanziaria disciplinata rigidamente dal codice civile, in quanto può portare alla crescita esponenziale del debito.

Che valore possono avere tutte queste obbligazioni sottoscritte da una società decotta? A ISA evidentemente conoscono il proprio mestiere; ed evidentemente non fidandosi, si sono ulteriormente blindati, prendendo a garanzia, come pegno, l’intera Casa Girelli. Pertanto, se LaVis non paga, ISA può chiedere di mettere in vendita Casa Girelli, o entrarne essa stessa in possesso: dell’azienda magari non sa che farsene, ma il terreno, come da recente stima della Provincia, vale almeno 8,5 milioni (ai valori attuali in quanto classificato come area industriale; e ISA, in occasione del prossimo PRG saprà senz’altro convincere il sindaco Andreatta a migliorarne la destinazione). Basta? Non ancora. Da Zanoni ISA si fa dare la tenuta toscana di Basilica Cafaggio. A prezzo di favore: acquistata a suo tempo per 7,3 milioni, iscritta a bilancio per 6,8 milioni, Cafaggio passa alla finanziaria per 4,8 milioni, che vengono scalati dai debiti.

Ecco quindi il risultato per ISA: investiti con LaVis 8 milioni nel 2005, oggi si ritrova in mano beni per almeno 13 milioni, facilmente incrementabili. Un rendimento di oltre il 60%, niente male.

A questo punto però capiamo tante altre cose. Anzitutto perché ISA in questi anni, e soprattutto in questi ultimi mesi, è stata una fan di LaVis e finanche di Zanoni. Gratitudine? Macché. Tutti questi bei conti che miracolosamente rendono la finanziaria vescovile l’unica beneficiaria di un disastro, possono andare a gambe all’aria: se la cantina dovesse fallire e/o nel caso di un concordato, gli altri creditori attraverso una revocatoria possono rendere inefficaci tutti questi atti con cui LaVis ha di fatto privilegiato il credito di ISA. Che quindi ha tutto l’interesse che la Cantina, magari a forza di soldi pubblici, sopravviva il più a lungo possibile, minimo due anni dai passaggi di proprietà di cui abbiamo parlato.

ISA, lo sappiamo tutti, è il vero potere forte in Trentino: a lei si piega la politica, con lei si intrecciano personaggi apicali nei gangli della società (vedi appunto Schelfi), del mondo bancario (la ex BTB innanzitutto), a lei fanno riferimento giornali e media.

E così si spiega come mai la crisi di una grande cooperativa decotta si sia immotivatamente trascinata per lunghi mesi, lasciando dietro tutta una serie di macerie, economiche e istituzionali.

Ora, con il commissariamento della Cantina, si è forse voltato pagina. Forse. Vedremo il commissario Andrea Girardi, il presidente Ugo Rossi, il nuovo vertice di Federcoop Giorgio Fracalossi alla prova.

Cosa ci aspettiamo dal nuovo commissario

Il nuovo commissario Andrea Girardi è descritto come una persona seria. Noi lo giudicheremo dai fatti. Ecco cosa ci aspettiamo.

  1. La rimozione di Zanoni dalle cariche nelle società controllate, a iniziare da Casa Girelli. Tali cariche scadono il 30 giugno; se l’ex Ad venisse riconfermato, come a suo tempo lo stesso Zanoni si tenne stretti Peratoner e soci, vorrebbe dire che il commissariamento di Girardi è una burletta e si va avanti come prima.
  2. L’allontanamento di tutti gli “esperti” della corte zanoniana: sono tanti, sono costosi, hanno fallito. La Cantina, se vuole sperare di salvarsi, deve affidarsi a gente nuova, meno d’immagine e più di sostanza.
  3. Una due diligence su conti e contratti. Aprire i cassetti, svuotare gli armadi dai probabili scheletri. A cominciare dagli strampalati rapporti con società estere, in cui fin dai tempi di Peratoner sono misteriosamente scomparse vagonate di milioni. Il commissario è anche pubblico ufficiale: se trovasse responsabilità penali, dovrà denunciarle; e dovrà cercare di recuperare, con azioni di responsabilità, gli eventuali importi mancanti.
  4. Arginare l’avanzata della veronese Azienda Tommasi, cui il veronese Zanoni ha lasciato amplissimi spazi con la svendita della tenuta di Poggio Morino e un insidioso ingresso (per quattro soldi) in Cesarini Sforza.
  5. Ricontrattare il debito con ISA. Non è possibile che da questa vicenda chi ne esce con le tasche rigonfie sia il vescovo.
  6. Abbandonare le velleità su LaVis assurdo “terzo polo” del vino trentino. Due poli sono già troppi.

Nonostante queste azioni non è detto che si arrivi ad un risanamento dei conti. Allora il commissario dovrebbe pilotare la Cantina, nelle modalità più indolori possibili, verso un concordato preventivo.

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Commenti (725)

tutor di nuovo

La LA VIS dopo PASQUA partirà come nuova con CDA non sarà nuovo ma con un ottimo TUTOR ; GIRARDI ha conosciuto ex CDA e nuove vecchie consulte se non stanno via dalla COOP li mettono il badante per limitare i danni e non ricadere nello stesso caos fra un domani e dopodomani dietro ogni angolo Sarai endrè.

Dimenticavo x paris

7. pretendo le tue scuse. Intervenire nel bolg a tuo piacimento non e' corretto, rispondere del tuo operato invece e' un obbligo deontologico!

@isaia cittadino

i vari che tu nomini c'è un motivo se sono stati censurati ! Alle domande lecite ed educate, alle argomentazioni con dati o davanti ai fatti concreti hanno sempre risposto con offese e insulti.

credere non vuol dire sperare ci vuol coraggio!

Attenzione, giusta l'analisi tecnica fatta da qualcuno, non ce' nulla da ridire ma ocio a non confondere numeri, parole e storia della propria gente, sono cose a se stanti.
Mario, ci sono fannuloni? bene, anzi male, i scalda careghe denunciali, dagli una pedata, dii chi sono, il tagliamani li prenderà! Pero' non banalizzare, di onesti e lavoratori ce' ne sono.
la Lavis deve ripartire, ricostruire, nuovo vecchio, ex o no, non importa come: sono 1000 i soci, rappresentano una delle zone di pregio vitivinicole, non puo' finire tutto in una bolla di sapone, ma ripartire non vuol dire piangersi adosso, ci vogliono: soci coroggiosi e responsabili, solo la loro volonta' decidera' il futuro, non sono le banche che non lo permetteranno, ma i soci stessi saranno i giudici della loro causa.
ci deve essere la volonta' ripeto e ci vorrebbe anche quella delle persone capaci che criticano giustamente ed in modo intelligente, che sprecano le loro energie a non volere, che si adeguano alla filosofia del paris.
Bisogna avere il coraggio di prendere in mano la situazione, e' inutile dire che i giovani trentini sono sottomessi dai leccaculo e via dicendo, ognuno ha quello che si merita e chi ne ha voglia emerge!
vediamo come stanno le cose attuali:
1. i 24 milioni di perdite erano inevitabili e son stati fatti, fine, fine dell'era peratoner (in parte). le 3 aziende sono sparite, non ci sono piu' piano piano pure le societa' voleranno.
2. il fatturato è traballante: consolidato 2015 rimane cmq di 84 milioni, in perdita di 0.88 M a fronte di 1.8 di minusvalenza sui marchi, è sulla parita' o poco sotto. A questi si devono togliere i 2.8 M di oneri finanziari, che si sa a Lavis pesano da sempre e fanno la differenza.
Un' azienda che produce 80 M di fatturato puo' reggere i 50 M di debito che ha sul groppone se ripartito in 15-20 anni con interessi al 5% ? secondo il supervisore si. Quindi il piano sara' accettato?
Il contributo pat e' fondamentale per risanare ma non per navigare a vista ed abassarera' gli interessi.
Di sicuro sul fatturato si deve lavorare MEGLIO perche' si e' passati dai 92 agli 84, come? non per recesso soci o mancanza di prodotto sembrerebbe, per prezzi troppo bassi o incapacita' di piazzare sul mercato il prodotto o mercato non favorevole. Qui si deve fare un notevole miglioramento, la struttura di base di vendita, esiste ed e' buona vedi spumanti e ritratti. li dentro si deve scavare ancora, sfruttare il mercato attuale col cambio favorevole e prezzi energetici bassi, come fa mezzocorona. attenzione in America il vento sta girando, bisogna saper cogliere al volo l'occasione.
Un piccolo confronto, che non vuol dir nulla, mezzocorona fatturato di 174M e debiti 100M. Stiamo parlando di un treno in corsa, che e' programmato alla perfezione e non sbaglia mai, ma anche quello lavora sulla leva.
3. liquidato, piu' basso, ma anomalo e' COMPLETAMENTE DA RIVEDERE. il pinot grigio media ufficiale reale e pinot nero, in linea con altre cantine 14-16 ad ha. altre uve sono molto inferiori. Questo e' un problema finche' non ce' congruita' ce' rottura, girardi la media va rivista!
4. aumento di capitale sugli autofinanziatori? Chi ha chiesto via legale ha ricevuto quanto dovuto, altri non lo hanno fatto per compassione. A giugno dovrebbe chiudere con rimborso autofinanziamento 2009.
5. tutte le sciochezze fatte con delibere ad hoc, ne risponda chi le ha fatte.

Piromani Profeta Isaia

I vari forca,roncola,spazet,sorrido ecc.non scrivono più perché troppi post gli vengono cancellati. La censura razzista blocca anche i post non offensivi ,allora perché scrivere. Se foste gente corretta e rileggeste con obbiettività i vostri scritti, dovreste ammettere che non dite nulla, state solo provocando, se volete sapere quello che sta facendo Girardi chiedeteglielo. A La Vis vi sono i fannulloni come in tutte le aziende, pochi e isolati. Gli altri sono brave persone e gran lavoratori. La Vis si rimetterà in salute, questo dicono i conti. Voi sparlare senza sapere, voi siete solo PIROMANI!

x impara a leggere dominique

quelli come te parlano di numeri positivi da quando è arrivato Zanoni; basta vedere i vecchi post di forca, sorrido, etc. E allora come mai siamo arrivati a questo punto, come mai anche questa volta i revisori della Federazione non hanno potuto dare un giudizio positivo ? Se già si faceva fatica prima a fare utile come è possibile ora che c'è una calo di fatturato e dicono di lavoro ? Se non capisci il bilancio chiedi a qualcuno che ne capisce di spiegartelo, prima di sparare altre c.........te !

per sapientone impara a leggere

caro SAPIENTONE impara a leggere, tutti i comparti del gruppo sono in POSITIVO il che significa che ogni settore produce REDDITO VERO.
impara a stare zitto e non rompere gli ZEBEDEI.

niente ricostruzione ma costruzione nuova LaVis chissà

ricostruire, già ricostruire, cosa ? occorre cominciare dalle fondamenta, non si tratta di ricostruire ma di COSTRUIRE.
LaVis per quanto visto, letto e constatato non ha basi da cui ripartire per ricostruire.
è dal giugno 2014 la Provincia ha chiesto un'attestazione ex art. 67 L.F. per poter far intervenire cooperfidi con 8.000.000 di euro, attestazione millantata (immagino) a giugno 2015 da ex CDA, altra attestazione è stata comunicata ai giornali e Soci nel dicembre 2015 dal Commissario, ad oggi non si sa cosa prevede per la continuità aziendale e se è attendibile.
I piani, i progetti di ricostruzione della LaVis dal 2010 sono diversi, tutti con l'obiettivo di portare a casa i contributi provinciali e non il REDDITO del lavoro svolto. Non ho letto una relazione delle varie società del gruppo in cui si dice che la società produce REDDITO anche se minimo.
Si parla sempre degli enormi debiti ha la cooperativa senza dire come fare a pagarli. SI ASPETTANO SEMPRE I CONTRIBUTI PROVINCIALI.
se considero i mancati guadagni dei soci, circa 2.000.000 di euro ogni anno, circa 24.000.000 di euro di perdite subite e i debiti attualmente in essere, sembrerebbe che la cooperativa non produce REDDITO ma solo PERDITE.
I SOCI in questi 5 anni hanno ricevuto una remunerazione inferiore del 15/20 % delle realtà cooperative limitrofe, non perché il loro prodotto non era buono ma solo perché chi gestiva la cantina ha amplificato le spese di gestione e non è stato capace di contenere i costi confidando sempre in futuri aiuti per progetti faraonici impossibili da effettuare (realizzazione studentato su area Girelli).
Il PATRIMONIO risulta eroso dalle incaute (a parer mio) vendite e transazioni effettuate dai gestori.
E' assurdo un Commissario non abbia avuto le capacità di riportare i conti in ordine e anzi abbia indebitato maggiormente la cooperativa.
E' assurdo nelle relazioni vi siano elementi gravi di insabbiamento di attività all'estero (FWI - UWI) salvo altro.
E' assurdo vi siano state delibere illegittime e nessuno sia intervenuto.
E' assurdo non siano state pagate fatture di conferimento prodotti a soggetti non più SOCI, a seguito delibera di "aumento di capitale mediante ricostruzione delle riserve utilizzate" successiva alla loro estromissione di soci, senza alcuna contestazione sul prodotto conferito e senza alcuna rettifica della fattura. NON ESSENDO Più SOCI NON DEVONO CONTRIBUIRE ALLA RICOSTITUZIONE DEL PATRIMONIO PER LE RISERVE UTILIZZATE.
La LaVis non è da ricostruire ma da COSTRUIRE ex novo, i soci che credono nella LaVis e nel loro lavoro COSTRUISCANO una nuova cooperativa , i crediti dell'autofinanziamento e dell'ultimo conferimento potrebbero essere utilizzati per acquisire le poche attività ancora esistenti dalla LaVis .
La nuova cooperativa deve rimboccarsi le maniche e lavorare sodo facendo esperienza del passato,

lavis mario

Le persone che lavorano e si fanno il culo in ditta sono poche gli altri sono i cosiddetti fannulloni o lecchini zerbini e non è vero che andando via Zanoni le cose sono cambiate quei personaggi sono ancora lì a riscaldare la poltrona e a prendersi uno stipendio che non meritano . Se si vorrebbe ripartire bisognerebbe fare pulizia !!!!!!!!!!

lavis mario

Il concetto ci può anche stare bravo belle parole. il Trentino ha bisogno di persone valide che si fanno il culo e altre vengono riconosciute economicamente e gratificate negli anni .Purtroppo ormai inutile piangere sul vino versato Lavis sta andando in declino i soci sono sempre di meno il commissario dorme le banche(casse rurali) stanno sotto di 70 milioni e non hanno ancora firmato il NUOVO PIANO e torna ansia la paura di un fallimento. Ma perché si deve allungare la vita ad un malato se teoricamente è morto? ?????

I concetti Sono altri

A quanto pare paris usa un linguaggio in codice se con 2 aggettivi riesce a dire tante cose. Altri se volete guardare più a fondo sono i messaggi da leggere, e li paris ha ragione, il territorio sul quale si è investito da generazioni ne perde, va in fumo, i figli peggio dei padri. il problema è che per lui queste sono solo parole e copie vendute, lui è nato dal niente non ha una storia alle spalle, per lui è come scrivere un romanzo e più il clamore è forte e più ha successo e pure vi sfrutta, inconsciamente, a voi elogiandovi come intelligenti e di conseguenza sugli altri all'opposto, (di questo prima o poi dovra dare giustificazione e non parlo di tribunali, sia chiaro) pronti però a correre dietro all'ultimo articolo scritto. No no no non perdete tempo a far l'avvocato delle cause inutili, a difendere articoli e visioni in parte reali ma anche di fanta giornalismo, ne ha già tante toghe in ufficio, il game over e' provocazione o realtà? Fa il suo lavoro.
A lavis il danno grave e' che ha perso si terreno, ma soprattutto gente di valore come te ed il tuo amico di sinistra, gente capace che non, ripeto non, se ne' andata per poche migliaia di euro, gente che sarebbe stata il valore aggiunto dell'azienda, non nascondetevi dietro a 2 progettini, li fanno tutti ormai. Zanoni non c'è più, che motivo avete di brancolare nel buio senza identità ritornate e costruite un gruppo solido, capace, Lavis ha bisogno prima di persone valide per ricostruirsi, più dei soldi della pat.

lavis mario

Una domanda a Girardi se legge il Blog . Ma le banche non dovevano firmare il NUOVO PIANO della Lavis ?????? No ,il fatto è che quando sono finiti i soldi siamo punto e a capo!!!!!!!!!

soci asinello

Hai ragione:
i soci furbetti si intende quelli dei progettini
i soci intelligenti sono usciti prima del 2010 per senso vomitevole a causa di vicinanza coi primi.
i soci usciti dopo sempre in linea generale non essendo furbetti rischiavano grosso anche verso le banche .
A mè ZANONI ha mandato a dire di far bene i conti che avrei fatto meglio a rimanere-
Durante il periodo ZANONI esistevano rese ettaro anche doppie da socio ad altro socio quindi ancora furbetti
io non sono avvocato di nessuno ma in questo caos democristiano pretendere scuse lo vedo quantomeno fuori luogo .Mangiate il panettone che a voi para --pubblici i soldi PAT arrivano.

ah ahi ahi x paris

Ciao Paris,
sfogliando il tuo articolo game over, mi scappa l'occhio sul titoletto
"I contadini furbi e quelli fedeli" poi vi e' una sintetica descrizione dei fatti, mai citando l'argomento del titolo e nel finale ritorni sui contadini "i piu' intelligenti se ne sono andati...."
Non mi risulta che nel test del Q.I. vi sia la domandina: sei stato socio o socio dimissionario a Lavis?
Sarebbe piu' corretto, inanzittutto rispettare l'argomento del paragrafo, altrimenti si va fuori tema, punto 2 sarebbe piu' elegante da parte di un cronista limitarsi a descrivere i fatti (cosa che peraltro stai facendo bene) senza mettere del pepe per surriscaldare un'atmosfera gia' bollente e giudicare le persone su parametri non attendibili. Mi aspetto la correzione dell'articolo o quantomeno le scuse nei confronti dei soci.

natale mario

Il tempo passa e alla cantina Lavis perche non dicono le cose come stanno ?Volevano investire su Girelli perché non lo fanno?????? Le banche hanno finito i soldi??????? Il NUOVO PIANO quando lo metteranno in pratica??????Mi sa che questo è l'ultimo Natale e dopo ci saranno molti tagli !!!!!!!!!AUGURI

Durer-weg Nostradamus

Iniziano a rientrare i progetti faraonici e megalomani di Ercolino.Lavis se ne va da Sslorno e il progetto Durer-weg si gestira'internamente alla cantina.Ora il problema sono i conferitori perche'arriva il vino da lavoro ma manca quello buono , per intenderci quello che stava alla base del progetto Ritratti.La sensazione e'che si stia iniziando a tagliare costi a destra e a manca ma sara'necessario anche aumentare i prezzi e qui caschera'l'asino ma diamo tempo al tempo..........

passava un uccelino

??? ECTOR ????? ???????? ?? ?? ??? ??? ??? ??? ????? ????? ??? ? ???? ?? ??? ????? ?????? ??? Lavis.

Lavis mario

Una domanda a Girardi se legge il Blog . Ma le banche non dovevano firmare il NUOVO PIANO della Lavis ?????? No ,il fatto è che quando sono finiti i soldi siamo punto e a capo!!!!!!!!!

politicanti asinello

Con una breve manifestazione aTRENTO retribuita i dip. pubblici hanno ottenuto aumento salariale pari a 20 volte quanto ricevuto dai colleghi italiani a4 volte i colleghi altoatesini vergognoso RAZZISMO mentre per mantenere i loro privilegi nel privato perdono il lavoro .
A MEZZOCORONA con 400 dipendenti totali del gruppo procede la trattativa ma senza poter far crescere il debito pubblico provinciale passato da zero euro nel 2008 a 1,7 MILIARDI di EURO dopo soli SETTEEEEEEEEEEEEE-----ANNIIIIIIIIIIIII______________
SANGUISUGHE

Colosso da imitare

Il gruppo Mezzocorona sta letteralmente volando, altro che crisi !!!!!!!!Fatturato record, oltre 174 milioni di Euro, il più alto da sempre, patrimonio inestimabile, debiti costantemente in discesa, immagine al top !!!!!!Peccato per i sindacati,che si lamentano che i vertici stanno più con i soci che con gli operai, cioè tutto il contrario della La-vis, i soci a pane e acqua e chi lavora paghe mega !!!!! Grandi, avanti tutta !!!!!!!!

Tempo al tempo Profeta Isaia

Se Paris sarà solerte indagatore sulla Mezza come lo è stato su La Vis.....dovrà assumere una strozega di giornalisti ! Tempo al tempo , il passato manda sempre la fattura, tranquilli che quanto successo alla La Vis è nulla rispetto a quello che accadrà alla corazzata, Nostradamus rottamati, qui ci vuol ben altro. Segnatevi questa profezia del profeta Isaia

Mezzocorona stato di agitazione Titola Il Trentino

Dove sono i supporter della cantina posizionata in Rotaliana? La corazzata? Lo avete letto " Il Trentino " dell'altro giorno? Titolo "Mezzocorona stato di agitazione"? Alcune frasi pescate dall'articolo: ...indisponibilità della dirigenza a riconoscere ai dipendenti un adeguato livello salariale...in spregio ai valori cooperativistici che la dovrebbero distinguere applica ai propri dipendenti un contratto di lavoro meno favorevole rispetto a quello previsto dalla stessa federazione... Allora non è tutto oro a Nord di Lavis. Ci aspettiamo che Questotrentino indaghi e scriva qualche articolo su queste accuse lanciate dai sindacati. O non hanno letto questo articolo?

IL GIUDIZIO UNIVERSALE M.I.

Il giornalista lancio le sue frecce, ma la potenza del fuoco era troppo debole e presto caddero a terra, subito i primi che accorsero le presero e le rilanciarono, ma dalla foga tirarono a casaccio e non ebbero alcun effetto, altri le spezzarono, altri le misero nel sacco pronte ad usarle al momento opportuno, quel momento non avvenne mai, alcuni se le spararono sui piedi, altri, in pochi a dir il vero, centrarono il bersaglio, ma non provorocarono grossi scossoni, tra loro c'era anche un vecchio astuto, il dotto non sapeva se collocarlo nel terzo o nel XIII canto, il grande Maestro meglio di tutti lo descrisse, in basso sulla parete, grandi orecchie da asino, no no non Biagio da ....., molto piu'ignobile quello, anche lui aveva la sua freccia, ma le cadde semplicemente tra le mani,
tutti,
combattevano una guerra, una guerra per alcuni giusta, altri per la gloria, alcuni per il potere, altri perche' combattenti di natura, alcuni una guerra nella guerra, alla fine pero' tutti persero,
PERCHE'?
Perche' quella non era una guerra, quella era una FABBRICA fatta di operai che lavoravano per VIVERE, fatta da soci che pretendevano che il loro lavoro fosse DEGNO di tale parole, fatta dai padri e nonni che avevano strusciato per far quei muri, ora ridotti a polvere.
La fabbrica aveva al suo interno uno strumento di potere, poco utilizzato DA TUTTI, mai decisivo, era l'assemblea dei soci. Li erano in parecchi, la maggior parte dormiva, alcuni temerari e coraggiosi credevano a tutti i costi di salvare quei muri ed avrebbero lavorato anche per nulla pur di farlo, altri in pochi piu' coraggiosi dei coraggiosi sventolavan in faccia ai temerari che i conti non erano in regola.
C'era chi invevce stava zitto (per modo di dire) ed era seduto nella stanza dei bottoni (acqua o fuoco qualcuno disse) (acqua, acqua, acqua, qualcuno furbescamente rispose). Li qualcuno usava i poteri forti, perche' sapeva, VEDEVA ed annunciava tante cose, tra queste anche la verita', ma di quell' intento poca era la chiarezza, qualche esagitato dal basso meglio lo cito' con una parola: stava denigrando?
QUI STA l'ERRORE QUI STA L'INGANNO!!!
Lo spilungone intanto riceveva molti messaggi, leggeva pure lui, il tagliamani chiedeva ascoltava ed imparava, ora spettava a lui mettere al centro di quella parete la persona giusta. Non sara' facile ripetere il capolavoro, anzi impossibile, ma quelli sono gli elementi a disposizione: dovra'scegliere bene e dovra' decidere con giudizio quelli che andranno in alto e quelli che cadranno in basso, o meglio dovra' essere ancor piu' determinato se tutti andranno in alto o se tutti cadranno in basso!

REnziiiiiii omero

Spero fortemente che Renzi passi in trentino per rottamare alcune persone che dalle cooperative passa alle banche sempre ai vertici, per prendersi una poltrona o accaparrarsi un posto in presidenza queste persone vanno buttate fuori se non è il loro lavoro devono andare a casa. Questi fanno solo danni alle società ma in che mondo viviamo? Una persona per lavorare deve essere raccomandato dagli amici degli amici e poi dicono che è solo alla cantina Lavis funziona così !!!Questa purtroppo è la mentalità dei trentini e di tutto il sistema Trentino e dell'Italia intera .Renzi aiutaciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per Boh Zio Billy

Caro Boh, non sai dove vanno a finire i nostri giovani ? Te lo spiego io! Vanno a lavorare fuori regione in quanto reietti e ritenuti non graditi al sistema trentino. Qualcuno magari riesce a raggiungere da solo qualche di buona posizione, contrariamente a tanti raccomandati che in Trentino, nonostante incapacità comprovata, danzano ancora una poltrona all'altra. Capito, Zio Billy ?!

Non ho capito Fave di fucs

Cosa intendi per prestazioni fuori orario ?

x bho E' una fortuna

Forse è una fortuna, visto che chi entra dentro in quel posto si brucia come una tanica di NITROGLICERINA !!!!!! Prima di associare il nome di qualcuno a quell'azienda è meglio, oltre a farsi benedire, premunirsi di tutti gli oggetti atti a prevenire le sfighe, peperoncini -aglio-amuleti-ferri di cavallo-corna, e se avanzano 2 soldi passare dall'esorcista !!!!!!!

Domande&Risposte Boh

sono solo io che mi chiedo come mai i 3 (ma ormai 2) gruppi vinicoli cooperativi hanno gli amministratori che sono da fuori regione ??
ISMAA, TSM, UNI-TN, FBK non riescono a formare persone che possono essere in grado di gestire una azienda ?
Dove vanno a finire i nostri giovani ??
Quanti soldi pubblici vengono dati a questi enti.... e quali sono le ricadute effettive sul territorio ???

Proprio cosi' ! Nostradamus

E'proprio come dici tu : senza gloria e senza onore !

per di corpo malato

Canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro un guerriero senza Patria senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto nel futuro.
Per chi fà carriera con certe prestazioni fuori orario .............................
LAVIS andrà avanti 100 anni ma senza gloria ed onore.

Malati Di mente

Mi spiace contraddirvi ma i veri malati siete voi che vedete le streghe ovunque !Nostradamus ha solo detto la SACROSANTA VERITA', e finora, vi piaccia o meno ci ha sempre azzeccato...... Fatevene una ragione su, invece di mangiarvi il fegato mangiatevi la polentina che è ora di pranzo.......

manca il 4 batti un colpo ex consulta!

Un giorno un malato chiese ad un sano, nonche' veggente. Tu che puoi vedere molto in la', e' meglio vivere malati e morir sani, oppure esser sani e morir malati?
Il veggente, non consapevole che anche lui potrebbe avere una propria malattia, ma sapiente e ben informato disse: ci sono due categorie, forse 3:
i malati sani, che sanno dove sta il loro problema e ci convivono, dunque vivranno sani pur essendo malati, come moriranno questo non si sa,
mentre l'altra categoria sono i sani malati,i quali pensano di viver sani ignari anche della loro malattia, si pensano sani ma vivranno da malati, anche loro come finiranno non si sa
poi ci sono i sani, ma sono rari ed astuti, quelli si che vivono da sani, ma in relta'sono loro che portano le malattie, non ti dico come moriranno, sai perche'? non moriranno mai!
Non si capisce come una persona, ormai sola, unica nel suo genere, continui a sparare tutti i giorni contro Lavis, soci, cda vari, trentino che la difende, ecc,ecc,eccc....probabilmente si sente il Savoranola del 2000 (predicatori profettizzanti ... ... <mostra tutto> <mostra tutto> come e Nostradamus). Questo continuo bombardamento forse e' dovuto a qualche lesione o forse finanziato da qualche altro progetto politico, (un po' come quelli che finanziano i gruppi armati da una parte e poi li combattono dall'altra). Non si capisce il senso, lo scopo, la motivazione, e' un ex dal dente avvelenato, un alter ego dalla personalita' sdoppiata di qualche dirigente, un pazzo, uno giusto che magari combatte chissa' quante cause nel mondo e nessuno lo sa, magari e' proprio lui....bo, chissa'.
Lui tutti i giorni tiene il mondo aggiornato sulle vicende quasi sempre negative di Lavis. Non si stufa, predica, profettizza, sa.
Sta di fatto che il sistema Lavis nel suo intreccio di politica, chiesa, difesa di interessi economici e commerciali, nonche di dipendenti e autofinanziatori, di mercato del vino trentino e non solo, di bandiera della qualita', e' sopravvissuto per 5 anni di battaglie e non si fermera'. Vedilo, caso Savoranola, come un ghiacciaio che si ritira, la mole è enorme e quando si sposta modella il paesaggio a suo piacimento, ma sta pur sempre li' sulle vette a dominare incontrastato ed aspettare che l'inverno porti il suo mantello che lo riconduca al suo cammino.
Puoi sperare a tutto per farlo sparire, quel ghiaccio, ma se si scioglie, sparirai pure tu.

mancano somaro

Mancano 997 per arrivare ai Mille e poi sommando un malato con un malato non fai un sano ma rimangono due malati che però hai ragione vi si fanno compagnia.

Siamo in 3 uno/nessuno/centomil

Non si capisce come una persona, ormai sola, unica nel suo genere, continui a sparare tutti i giorni contro Lavis, soci, cda vari, trentino che la difende, ecc,ecc,eccc....probabilmente si sente il Savoranola del 2000 (predicatori profettizzanti ... <mostra tutto> come e Nostradamus). Questo continuo bombardamento forse e' dovuto a qualche lesione o forse finanziato da qualche altro progetto politico, (un po' come quelli che finanziano i gruppi armati da una parte e poi li combattono dall'altra). Non si capisce il senso, lo scopo, la motivazione, e' un ex dal dente avvelenato, un alter ego dalla personalita' sdoppiata di qualche dirigente, un pazzo, uno giusto che magari combatte chissa' quante cause nel mondo e nessuno lo sa, magari e' proprio lui....bo, chissa'.
Lui tutti i giorni tiene il mondo aggiornato sulle vicende quasi sempre negative di Lavis. Non si stufa, predica, profettizza, sa.
Sta di fatto che il sistema Lavis nel suo intreccio di politica, chiesa, difesa di interessi economici e commerciali, nonche di dipendenti e autofinanziatori, di mercato del vino trentino e non solo, di bandiera della qualita', e' sopravvissuto per 5 anni di battaglie e non si fermera'. Vedilo, caso Savoranola, come un ghiacciaio che si ritira, la mole è enorme e quando si sposta modella il paesaggio a suo piacimento, ma sta pur sempre li' sulle vette a dominare incontrastato ed aspettare che l'inverno porti il suo mantello che lo riconduca al suo cammino.
Puoi sperare a tutto per farlo sparire, quel ghiaccio, ma se si scioglie, sparirai pure tu.

prevedo ghiaccio

Che bravi in due con i compiti fatti uguali ; vi siete fatti scrivere la letterina.
Invece di copiare i compiti a scuola avreste fatto meglio a studiare.

La vis cittadino

In Trentino siamo tutti dei risparmiatori tranne alla cantina di LA VIS
che esiste un vero è proprio inceneritore di soldi (aiuti da parte della provincia di soldi pubblici) prima o poi vi arriverà il CONTOOOOOOOO E SARA CON MOLTI ZERI

bravo bravo

Non si capisce come una persona, ormai sola, unica nel suo genere, continui a sparare tutti i giorni contro Lavis, soci, cda vari, trentino che la difende, ecc,ecc,eccc....probabilmente si sente il Savoranola del 2000 (predicatori profettizzanti come e Nostradamus). Questo continuo bombardamento forse e' dovuto a qualche lesione o forse finanziato da qualche altro progetto politico, (un po' come quelli che finanziano i gruppi armati da una parte e poi li combattono dall'altra). Non si capisce il senso, lo scopo, la motivazione, e' un ex dal dente avvelenato, un alter ego dalla personalita' sdoppiata di qualche dirigente, un pazzo, uno giusto che magari combatte chissa' quante cause nel mondo e nessuno lo sa, magari e' proprio lui....bo, chissa'.
Lui tutti i giorni tiene il mondo aggiornato sulle vicende quasi sempre negative di Lavis. Non si stufa, predica, profettizza, sa.
Sta di fatto che il sistema Lavis nel suo intreccio di politica, chiesa, difesa di interessi economici e commerciali, nonche di dipendenti e autofinanziatori, di mercato del vino trentino e non solo, di bandiera della qualita', e' sopravvissuto per 5 anni di battaglie e non si fermera'. Vedilo, caso Savoranola, come un ghiacciaio che si ritira, la mole è enorme e quando si sposta modella il paesaggio a suo piacimento, ma sta pur sempre li' sulle vette a dominare incontrastato ed aspettare che l'inverno porti il suo mantello che lo riconduca al suo cammino.
Puoi sperare a tutto per farlo sparire, quel ghiaccio, ma se si scioglie, sparirai pure tu.

nostradamus anonimus 2

nostradamus stai combattendo una battaglia inutile, nostradamus stai perdendo una battaglia inutile!

auguri auguri

Sono i soliti i........che non ci arrivano guardate un pochino più lontano e vedrete una cantina che è alla fine ........auguri a tutti e per Natale o fate una colletta x aiutare la cantina oppure fatevi regalare un paio di occhiali ..............auguri

nostradamus anonimus

nostradamus stai combattendo una battaglia inutile e per giunta stai perdendo una battaglia inutile!

soldiiiiiiiiiiiiiii alias

Sono finiti i soldiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Battaglia persa uomo delle nevi

Non si capisce come una persona, ormai sola, unica nel suo genere, continui a sparare tutti i giorni contro Lavis, soci, cda vari, trentino che la difende, ecc,ecc,eccc....probabilmente si sente il Savoranola del 2000 (predicatori profettizzanti come e Nostradamus). Questo continuo bombardamento forse e' dovuto a qualche lesione o forse finanziato da qualche altro progetto politico, (un po' come quelli che finanziano i gruppi armati da una parte e poi li combattono dall'altra). Non si capisce il senso, lo scopo, la motivazione, e' un ex dal dente avvelenato, un alter ego dalla personalita' sdoppiata di qualche dirigente, un pazzo, uno giusto che magari combatte chissa' quante cause nel mondo e nessuno lo sa, magari e' proprio lui....bo, chissa'.
Lui tutti i giorni tiene il mondo aggiornato sulle vicende quasi sempre negative di Lavis. Non si stufa, predica, profettizza, sa.
Sta di fatto che il sistema Lavis nel suo intreccio di politica, chiesa, difesa di interessi economici e commerciali, nonche di dipendenti e autofinanziatori, di mercato del vino trentino e non solo, di bandiera della qualita', e' sopravvissuto per 5 anni di battaglie e non si fermera'. Vedilo, caso Savoranola, come un ghiacciaio che si ritira, la mole è enorme e quando si sposta modella il paesaggio a suo piacimento, ma sta pur sempre li' sulle vette a dominare incontrastato ed aspettare che l'inverno porti il suo mantello che lo riconduca al suo cammino.
Puoi sperare a tutto per farlo sparire, quel ghiaccio, ma se si scioglie, sparirai pure tu.

le banche somaro

Le banche a letta dei nostri tre quotidiani non sono messe meglio della LA VIS .
LA VIS--- lo specchio del nostro trentino autonomista-----

soldi soldi cittadino

Il rilancio della Lavis oggi scadono i dieci giorni detti da Girardi x le banche nessuno sa niente ? Mi sa tanto di allungano i tempi sul prestito di 5 milioni ma poi arriveranno a 60??????Arrotondiamo !!!!!!!!! Secondo me i soldi non arrivano........approposito mi hanno detto che il lavoro è calato è vero?

lasciamo stare i soci,oggi consapevoli della situazione

Lasciamo stare i soci oramai dopo 5 anni di batoste sia economiche che mediatiche e di umiliazioni a volte personali, sono consapevoli della loro situazione economica finanziaria e di quella della loro cooperativa.
I soci a loro modo sono corresponsabili per non aver agito a tutela della loro cooperativa, ma, i responsabili del dissesto economico finanziario sono i soggetti hanno gestito la cooperativa, verso di loro occorre fare quelle azioni di responsabilità per ottenere almeno una piccola soddisfazione per tutti, soci ex soci e terzi.
Vi sono le responsabilità degli organi preposti alla gestione e al controllo dell'operato della gestione quali Amministratori, Collegi sindacali, revisori.
Non ho letto fin ora iniziative atte a recuperare i danni da questi soggetti.
VORRESTE FORSE FAR INTENDERE CHE LA LEGGE NON VI TUTELA ?

giudicare piccoli uomini

Hai preso i 30 denari e dici -stà qui la felicità- hai ragione PARIS ha raccontato solo falsità .NON vedo differenza ma molte analogie fra voi e quelli che hanno truffato i pensionati della banca ETRURIA eeeeeeee quei VESCOVI (EX TRAPANI) che facevano gli YUPPIES con i risparmi dei credenti sempre di FIDUCIA tradita si racconta .
IN questo inverno medita PAOLAZZI e se non ti riesce fatti aiutare------- non dai tuoi amici parenti-----se compagni.

A proposito Di Salorno

L'affitto dei locali di Salorno, dove viene presentata la linea altoatesina è qualcosa fuori da ogni logica, i locali sono situati in un caseggiato fuori mano, la gente o i turisti il posto lo devono cercare !!!!!! E tutto questo i soci lo pagano per bene, ai tempi in cui venne presentato al pubblico si parlava di 30 o 35 mila euro l'anno di affitto,(questo mi sembra riportassero i giornali all'epoca ) bell'affare, ma non per la cantina....... !!!!!!!! Mi piacerebbe sapere se le presunte vendite coprono le spese, dubito fortemente, e di tutto questo, mettiamocelo bene in testa la colpa è dell'ultimo direttivo mandato a casa, Mago Zurli in testa. Ma, dico io, con tutti i debiti, anche li bisogna buttare dei soldi ??????

nessuno mi può giudicare

La verità mi fa male, lo so...
La verità mi fa male, lo sai!
Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu
(la verità ti fa male, lo so)
Lo so che ho sbagliato una volta e non sbaglio più
(la verità ti fa male, lo so)
Dovresti pensare a me
e stare più attento a te
C'è già tanta gente che
ce la su con me, chi lo sa perché?
Ognuno ha il diritto di vivere come può
(la verità ti fa male, lo so)
Per questo una cosa mi piace e quell'altra no
(la verità ti fa male, lo so)
Se sono tornata a te,
ti basta sapere che
ho visto la differenza tra lui e te
ed ho scelto te
Se ho sbagliato un giorno ora capisco che
l'ho pagata cara la verità,
io ti chiedo scusa, e sai perché?
Sta di casa qui la felicità.
Molto, molto più di prima io t'amerò
in confronto all'altro sei meglio tu
e d'ora in avanti prometto che
quel che ho fatto un dì non farò mai più
Ognuno ha il diritto di vivere come può
(la verità ti fa male, lo so)
Per questo una cosa mi piace e quell'altra no
(la verità ti fa male, lo so)
Se sono tornata a te,
ti basta sapere che
ho visto la differenza tra lui e te
ed ho scelto te
Se ho sbagliato un giorno ora capisco che
l'ho pagata cara la verità,
io ti chiedo scusa, e sai perché?
Sta di casa qui la felicità.
Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu!

quadro triste, ma cittadino

molto vicino alla realtà, se tutto ciò non bastasse alcune voci dicono che i fedelissimi di Zanoni sono ancora nelle aziende del gruppo, fra cui il "fallito di Isera" che è tuttora in Girelli....

Riassuntino di fine anno Nostradamus

Dopo gli investimenti sostenuti negli anni di gestione Zanoni-Ercolino e amici : nuove etichette Ritratti,nuove etichette Cesarini Sforza,nuove etichette Durer-Weg, nuove etichette Cembra,nuove etichette Cafaggio e i relativi risultati : Ritratti scomparsi dal mercato, Durer-Weg qualche vendita solo per il prezzo ( quanto costa di affitto al mese la cantina a Salorno ? ); Cembra non si vede in giro se non in Orvea e in Coop ; Cafaggio guardate il bilancio e i prezzi di vendita ; Cesarini Sforza offerta Esselunga sotto i 7 euro al pubblico sul millesimato , ora nuovo allenatore . Quello che manca perche'non esiste e'il CUORE perche' di Lavis interessa qualcosa solo a qualche dipendente.Comunque Buon Natale a tutti e piuttosto mi chiedevo quanto e'costato il Merano Wine festival ? Perche'nonostante i debiti continuate a spendere e spandere ? La gente normale se non ha soldi risparmia su tutto. Voi siete diversi ? Come fate a vendere piu'bassi di aziende trentine che hanno economie di scala migliori delle vostre ? Ai posteri l'ardua sentenza !
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