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QT n. 3, marzo 2013 Cover story

LaVis, verso il baratro

Otto milioni di ulteriori perdite, niente dismissioni, patrimonio azzerato, a rischio il portafoglio degli stessi consiglieri d’amministrazione. I padrini politici non ci sono più e comunque non basterebbero. È un modello di impresa troppo protetta dalla politica giunto al capolinea.

Il bilancio “consolidato” è quello che mette insieme i conti di un gruppo, cancellando le partite di giro: io ti do questo, tu presti quest’altro, ripartiamo queste spese, ecc. Insomma, quando si tratta di un gruppo articolato in più società, come LaVis con Casa Girelli, Ethica, Cesarini Sforza, Fine Wine, ecc, è il consolidato a fornire il quadro reale. Nel nostro caso, sconfortante, se non drammatico.

Vediamo le cifre, peraltro già fornite dai quotidiani; ma che qui noi leggiamo mettendole in fila, e spiegandone il significato e soprattutto le conseguenze.

Primo punto: il patrimonio netto è sceso, da 25 milioni a 18. Questo alla data cui è riferito il bilancio, 30 giugno 2012. Ma con il giorno successivo (una furbata dell’amministratore delegato Marco Zanoni) decorrono gli effetti dello scorporo dalla LaVis del reparto frutticoltura, che comporta - scrivono i revisori cooperativi - una perdita di patrimonio di 8,5 milioni. Quindi dal primo luglio, e pertanto anche ora, il patrimonio è meno di 10 milioni.

Questi però sono i conti come li presenta Zanoni. E che non hanno per niente convinto i revisori, per i quali tutta una serie di valori delle controllate (Casa Girelli, Poggio Morino, ecc) iscritti a bilancio sono gonfiati, o perlomeno immotivati. Di 23 milioni, scriveva il capo dei revisori Enrico Cozzio l’11 dicembre scorso, valutando il bilancio ordinario della LaVis, “non ci sono stati forniti adeguati elementi atti a giustificarne il valore”. Insomma, il patrimonio netto è meno di 10 milioni, con altri 23 ballerini. La LaVis non c’è più.

Il “rilancio” di Zanoni

Prima di vederne le conseguenze, guardiamo gli altri conti. I debiti sono tantissimi, 124 milioni, di cui una parte può essere ritenuta fisiologica (i fornitori), una parte sperare che non crei problemi (i soci) ma un’altra è pesante come un macigno: i debiti verso banche e verso terzi assommano a 77 milioni.

D’accordo, dice Zanoni, ma questo è il pregresso che ci tiriamo indietro, ora che ci sono io le cose vanno meglio, produciamo di più, vendiamo di più, “è in atto il rilancio”. Non è vero. Perché se in effetti nell’anno 2011-2012, i ricavi sono aumentati, da 86 a 94 milioni (questo il dato sbandierato in assemblea e ripreso dalla stampa giuliva) ma comunque meno dei costi, si è sì venduto di più, ma con margini minori (come sempre succede quando si firmano contratti con catene come Eurospin), subito erosi dagli oneri finanziari e da non ben specificati (la trasparenza è sempre un optional) oneri straordinari. E così l’anno si è chiuso con una perdita pesante, 8.183.956 euro.

In sintesi: patrimonio azzerato, debiti tanti, attività in rosso profondo.

Consiglieri a rischio

Rimangono poi dei punti oscuri. A iniziare dalla mitica Fine Wine International, la società americana di importazione vini, di proprietà della LaVis, che da anni le fornisce ettolitri di vino, però perdendo milioni su milioni. In questi anni su FWI abbiamo visto di tutto: LaVis la compra, la rivende, ha 6 milioni di crediti e vi rinuncia, ricompra ancora la società, non si sa da chi né per quanto; e ogni volta la Cantina ci perde (eppure nel cda di FWI ci sono gli stessi personaggi della LaVis). Anche quest’anno la commedia va avanti: di FWI non vengono presentati i conti, in quanto - si scrive - “le quote sono detenute allo scopo della successiva alienazione”. Traduzione: non vi diciamo come va perché l’abbiamo solo perché intendiamo venderla: una giustificazione che non ha capo né coda, e che per di più cozza contro quanto scritto nel precedente bilancio: “È in corso la riorganizzazione e razionalizzazione di FWI sul mercato americano, considerato strategico”. (Qui i revisori allentano la loro attenzione. La ha allentata anche la Procura e il Tribunale. Forse per indagini finanziarie internazionali non sono attrezzati? Non sarebbe positivo, nell’era della globalizzazione).

Lasciamo perdere l’America e torniamo a Lavis. Finora Zanoni ha risposto alle critiche e ai rilievi, contrattaccando. QT scrive il falso, Cozzio, con i suoi “insopportabili conticini”, è prevenuto (o peggio, come scrivono i zanoniani sul nostro blog, è al servizio della concorrente Cantina di Mezzocorona).

E ora, con l’azzeramento del patrimonio netto, il gioco si fa ancora più pesante. Il patrimonio netto, recita il codice civile, non può essere inferiore al capitale sociale che nel caso di LaVis è di 2.350.000 euro. Urge ricapitalizzare. In caso contrario gli amministratori, tutti, una volta che sono a conoscenza della situazione (cioè da quando è arrivata la lettera di Cozzio), rispondono con il loro patrimonio personale; ed è una responsabilità illimitata (ti portano via anche tutto quello che hai) e solidale (se gli altri amministratori sono nullatenenti rispondi tu anche per loro). Non basta: si possono raccogliere finanziamenti da soci (LaVis ne ha per 5.435.000 euro) solo fino a tre volte il patrimonio netto; se si supera tale importo scatta, sempre per gli amministratori, un reato penale.

Insomma il cda, invece di fare lo gnorri cercando di ignorare la revisione, dovrebbe meditare sullo stato reale dei conti, come pure sulle proprie, anche personali, convenienze: si trova nell’assoluta, imprescindibile necessità di ricapitalizzare la cooperativa. Ma come? Con quali soldi?

Le illusioni e la realtà

Assemblea del dicembre 2011, slide del Commissario Zanoni: il piano di dismissioni, dato per realizzato nel giro di un anno. Invece...

Quella che viene al pettine è l’avventurosità della gestione Zanoni. Il quale, insediato come commissario, aveva rifiutato la via maestra di ogni commissariamento: rivoltare l’azienda come un calzino. Cioè recuperare parte dei soldi dissipati dalla precedente amministrazione attraverso un’azione di responsabilità; ridiscutere lo scandaloso prestito della finanziaria della Curia Isa, oggi definito dalla magistratura come usurario (e di come la cosa fosse possibile, e anche auspicabile per la stessa pur vorace finanziaria, lo si capisce oggi: Isa ha subito una ferita devastante alla propria immagine, ha in corso un procedimento giudiziario, e degli 8 milioni prestati lievitati a 12, non ha ricevuto praticamente niente); alleggerire l’azienda dalle troppe assunzioni clientelari.

Zanoni invece, probabilmente su input di Dellai, lord protettore che lo aveva nominato commissario, non faceva nulla di tutto questo, si muoveva in perfetta continuità con i rovinosi amministratori che anzi manteneva ai vertici e teneva gli scheletri ben chiusi nell’armadio, confidando nella copertura del potente presidente della Provincia.

Sul piano economico si muoveva su due direzioni: aumentare il fatturato spingendo le vendite di vino a basso costo di Casa Girelli e diminuire il debito dismettendo tutta una serie di beni ritenuti non strategici.

Oggi il bilancio certifica il fallimento di entrambe le operazioni. Su Casa Girelli abbiamo già detto: si è venduto tanto vino da hard discount, ma rimettendoci.

Sulle dismissioni possiamo oggi confrontare i progetti con la realtà. Nell’immagine a lato riproduciamo una tabella proiettata da Zanoni nell’assemblea di approvazione del bilancio 2010-2011, tenutasi nel dicembre 2011. Come si vede, il piano prevedeva dismissioni per un totale di 43,47 milioni: di queste ne erano già state realizzate per 13,47 milioni (grazie alla munificenza di mamma Provincia, generosa acquirente di asset scombiccherati come Maso Franch), mentre altre, per un totale di circa 30 milioni, erano “in corso”, da concretizzarsi a giorni (lo stesso dicembre 2011) o in ogni caso già decise (“al 95%”).

Oggi vediamo che nessuna di quelle dismissioni è stata attuata. Perché fantasiose (l’”azienda toscana” Poggio Morino o Basilica Cafaggio che sia, è in realtà fuori mercato) o perché presupponevano un ulteriore sconsiderato intervento dell’ente pubblico (la cessione del magazzino 5 Comuni all’Itea, o il terreno di Casa Girelli in viale Verona per realizzarvi uno studentato universitario), che anche il pur potentissimo Lorenzo Dellai, nella fase ormai terminale del suo mandato, non era in grado di assicurare.

E così le soluzioni individuate da Zanoni sono finite nel nulla.

Anche i padrini hanno dei limiti

Tiziano Mellarini

La vicenda di Casa Girelli va comunque aggiornata, perché illuminante delle torsioni cui la logica, le regole, l’interesse pubblico vengono sottoposti, quando preme un potere politico\economico.

Dunque Zanoni ottiene che sul terreno di Casa Girelli venga costruito, naturalmente a spese della Provincia, un nuovo studentato universitario (di cui non si sentiva un gran bisogno) e stipula un preliminare di compravendita per 13,5 milioni. Deve però ottenere il cambiamento di destinazione urbanistica dell’area, da zona produttiva a servizi. La commissione urbanistica del Comune di Trento fa sapere che non ha nessuna intenzione di far mandare a casa i lavoratori della Girelli, e quindi pretende lo spostamento dell’attività in altra zona. Zanoni non si scoraggia e si mette a lavorare per trasferire Casa Girelli a Lavis, in un’area vitata adiacente alla Cantina, che prende in affitto (!) e che subito libera dalle fastidiose viti, prontamente espiantate (!).

A questo punto i problemi sorgono a Lavis inteso come paese. Trasferirvi Casa Girelli, che lavora 40-50 milioni di bottiglie, in una Cantina attrezzata per lavorarne 6 milioni, e situata in un’area ormai centrale, implica una serie di problemi. Innanzitutto il depuratore, che già la LaVis scandalosamente non ha e che a questo punto andrebbe costruito; e poi l’accesso ai camion, che Zanoni allegramente prevede nella via Lungo Avisio, strada arginale adibita soprattutto a ciclabile (è un tratto del collegamento cicloturistico Trento-Bolzano, quindi ha valenza sovracomunale, anzi sovraprovinciale) e che si vorrebbe rendere camionabile.

Un progetto raffazzonato, dall’impatto sicuramente negativo, dall’esiguo ritorno economico: cosa pensa Zanoni che gli rimarrebbe dei 13,5 milioni, dopo aver effettuato il trasferimento, costruito nuovi capannoni, costruito il depuratore, sistemato la strada, demolito in viale Verona Casa Girelli (operazione onerosissima, le coperture sono in amianto)?

Ben oltre Zanoni, è il metodo che preoccupa. Quando qualcuno ha un potente padrino, per favorirlo si pretende di fare tutto, contro qualsiasi logica.

Una lezione per tutti

Diego Schelfi

La dura lezione dei conti, e in contemporanea la dipartita del padrino Dellai, dovrebbero riportare tutti con i piedi per terra. Strologare, come ancora si ostinano a fare in diversi, anche sul nostro blog, di ulteriori salvifici interventi provinciali, non ha molto senso.

La Cantina dovrebbe affrontare la realtà. E così dovrebbe fare la Federazione delle Cooperative, che finora ha colpevolmente supportato la malagestione della Cantina e gli intrecci perversi con Isa, fino a prendere le distanze dall’operato della propria revisione. Ora si inizia a interrogarsi su come limitare i danni, ad esempio scorporando Casa Girelli inserendola in Cavit, e riducendo LaVis a una piccola cantina di qualità, sempre nell’orbita Cavit. È un percorso difficile, contro cui ostano elementi soggettivi (La Vis era uscita da Cavit sbattendo la porta, e portandosi dietro il principale cliente, l’americana Gallo, cui aveva offerto condizioni più vantaggiose, in un dannoso gioco al ribasso), ed elementi oggettivi (Casa Girelli ha in pancia autentici veleni, come il trentennale (!) contratto capestro con la svizzera UWI, rescindibile solo con penale di 2,5-3 milioni) e che di sicuro non risolverebbe gli impellenti problemi economici: quanto pagherebbe Cavit per prendersi Girelli? Ogni valore minore rispetto a quello con cui Casa Girelli è iscritta in bilancio - 26 milioni - determinerebbe una perdita in capo ad Ethica che ne causerebbe automaticamente il fallimento; o la ricapitalizzazione, ma con che soldi?

Insomma, LaVis è ormai un pasticciaccio troppo grosso. Ma almeno si comincia a pensarpe a soluzioni, andando oltre l’ormai inutile Zanoni. Ma è tutto il mondo cooperativo e quello agricolo che deve urgentemente ripensarsi. Oltre Dellai, oltre gli assessori al nulla come l’attuale Tiziano Mellarini e il predecessore Pallaoro. E oltre Schelfi.

Con chi solidarizza la Pat?

In data 2 gennaio 2012, ci perveniva dalla Provincia, a firma dell’allora onnipotente presidente Lorenzo Dellai, una minacciosa lettera in merito a un nostro articolo, “LaVis: quello che il Commissario non spiega”. Ci veniva contestato di aver “accusato pesantemente gli uffici provinciali preposti alla vigilanza sulle società cooperative” quando invece, a fronte di nostre “censure generiche, perché formulate senza indicare specifici fatti e precise irregolarità” gli uffici provinciali “non dispongono ad oggi di elementi oggettivi sulla scorta dei quali poter fondatamente dubitare della correttezza...”.

Insomma, gli uffici di vigilanza della Provincia non dormivano, come noi avevamo osato insinuare ledendo “la professionalità e la stessa dignità delle persone”, ma non avevano elementi per fare altrimenti. La lettera del presidente si chiudeva con un minaccioso “la Provincia si riserva comunque ogni valutazione in merito all’opportunità di adire le vie legali”.

Oggi apprendiamo che il Tribunale di Trento, invece di incriminare noi, ha richiesto il rinvio a giudizio di Giacomoni, Peratoner e Andermarcher, i tre amministratori della LaVis da noi accusati. Non basta: il Tribunale individua come “persona offesa” proprio la Provincia, in quanto l’azione dei tre ne ha ostacolato l’azione di vigilanza e controllo.

A questo punto Dellai, neo-onorevole, farebbe ottima cosa a presentarci le scuse. Ma non ci contiamo... Contiamo invece che la Provincia, nella veste del nuovo presidente Pacher, accolga l’invito del Tribunale a costituirsi parte civile contro i vertici della LaVis.

Sarebbe una pessima cosa se l’ente pubblico fosse pronto a denunciare chi grida al ladro, e solidale invece con il ladro pescato con le mani nel sacco.

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Articoli attinenti

Nello stesso numero:
La LaVis e la cooperazione
Mirco Cattani
In altri numeri:
LaVis: il contagio
Zanoni, la querela boomerang
LaVis, perdite e minacce
LaVis, il Tribunale, la PAT
A chi serve la Cantina in agonia?

Commenti (646)

franceschi operaio

L'adige di oggi ci informa la Banca d'Italia ha rilevato delle irregolarità in Progressio e ora anche CICCIO FRANCESCHI, (AD di ISA) e ad altri colleghi del CDA di Progressio dovranno pagare una multa ...
... chissà cosa direbbero alla Banca d'Italia se sapessero che l'AD di ISA, sempre il nostro CICCIO non ha dichiarato nel 2005 la fidejussione ricevuta da LAVIS ?
avrebbe dovuto indicarla in bilancio, ...come avrebbe dovuto farlo il collegio sindacale presieduto dalla dott.ssa Segnana, anche lei multata dalla Banca d'Italia per le irregolarità di Progressio ... FORZA !!! che prima o poi li beccate tutti questi peccatori all'ombra del DUOMO !!!

x Trentodoc speta e spera

I soci che sono restati sono coniglietti mansueti, dubito che tirino fuori gli attributi.

?? TRENTODOC

Siamo in una situazione paradossale. Sono anni che si grida allo scandalo. Sono anni che si nega l'evidenza! Io mi chiedo perché? Perché nessuno interviene? Ai soci va tutto bene ? Un anno fa il loro AD parlava di spostamenti di Casa Girelli,dimissioni, di investimenti, ecc. Si è visto qualcosa di tutto questo? Siete contenti ? Avete avuto ciò che speravate dal vs raccolto/lavoro?
Secondo me c'è una regia dietro il caso Lavis! sono tutti coinvolti... è il sistema trentino che è fatto così. Basta vedere chi risiede nei vari consigli di amministrazione...sono sempre le stesse persone che si sono arricchite ai danni della povera gente (che continua a votarli e ad applaudirli nelle assemblee).
Quindi cari signori... LAvis andrà avanti, come andrà avanti Mezzacorona e le altre cooperative indebitate. Fino a quando la PAT avrà denaro per coprire i buchi (togliendolo da altre voci di spesa) si andrà avanti ... dopo... boh!!
La cosa scandalosa è che nessuno intervenga !

ex socio riserve da reintegra

Sono un ex socio e vorrei sapere se all' ultima assemblea si è parlato delle riserve, perchè io (giustamente o meno...) quando me ne sono andato il caro Zanoni me le ha fatte reintegrare subito tutte e adesso vorrei sapere se i soci le stanno reintegrando altrimenti non mi sembra una cosa onesta.

x 640 lavisano

Finora mi dispiace dirtelo ma avete solo rubato soldi ai soci conferitori:penso che tu sia bene con le mani in pasta per parlare cosi,perchè chi ci rimette veramente, cioè i soci NORMALI che a lavis portano l'uva non la pensano come tè, anzi, mai come quest'anno sono incazzati neri,non è che forse sei un socio privilegiato con tutta l'azienda a PROGETTO QUALITA'.....Ma si sà, ogni uno vede quel che vuol vedere,miracoli imminenti compresi.Quanto al pagare sempre tutti guarda che forse ti stai sbagliando con qualche altra azienda virtuosa, che sicuramente non è la tua......Perchè la tua se non lo sai ha da pagare un sacco di soldi arretrati a fornitori attuali,che appena sentono nominare La-vis innorridiscono, che ex soci, a cui la tua beneamata cantina deve dare gli autofinanziamenti del 2007! O il tuo gran capo prestigiatore Mago Zurli'dei bilanci tarocchi ha dimenticato di metterli a bilancio? Attenzione ehh, che se cosi fosse è truffa, e le truffe vanno in tribunale, e in tribunale ahimè per voi Mago Zurli' ha sempre perso.....

x altro socio lavisano2

solo voi soci avete sempre pagato! da quello che mi risulta ci sono stati un sacco di ritardi sui pagamenti dei fornitori....Comunque ci sono ben altri motivi per cui la Lavis sarebbe dovuta saltare ma come sappiamo fa comodo a certi poteri.... per quanto riguarda le prove ricordo per l'ennesima volta la sentenza del giudice Ancona riguardo la querela di Zanoni dove si diceva che QT ha detto solo la verità e i fatti riportati (quindi le prove) esistono e sono veritieri.
"....Venti milioni di euro sono una cifra importante, uno schiaffo in faccia alla crisi che tanti italiani e trentini misurano sulla loro pelle ogni giorno .....Nel magico mondo trentino, invece, quando si può contare sugli amici degli amici, su protezioni e coperture, arrivano in soccorso le scatole cinesi del mondo cooperativo e con i soldi di mamma Provincia, ovvero con i soldi dei cittadini, la cooperativa protetta viene se non salvata, tenuta a galla...."

x ascolta altro socio

finora abbiamo sempre pagato! se non fosse così ci avrebbero già fatto saltare.
Quindi zitti e mosca. Lavis non fallirà e andrà avanti! Tutti chiacchierano, ma quando si tratta di esibire le prove... ecco che nessuno si fa avanti. O sono tutti codardi o, cosa molto più probabile, queste prove non ci sono!
Quindi ... silenzio e rosicate!!

x socio ascolta

Il problema non sono i debiti. Basta avere i soldi x pagarli. Alla lavis mancano i soldi x pagare i debiti e il patrimonio non basta. Per questo pagano e pagheranno i soci.

socio socio

In merito all'ultimo nr.di q.t.vorrei dire che la cantina Lavis fa comodo soprattutto a questo trentino altrimenti chi vi conosceva se non c'era la cantina , un consiglio a Paris scrivi anche dei 161 milioni di euro di debito della cantina di Mezzacorona e delle azioni fasulle dei soci che sono carta straccia,li si che hai un un gran numero di soci per il tuo mensile,ciao e bon ann

ultime novità leggete bene

Letto stamane q.t.,tutto come previsto con in più qualche chicca.......Scandaloso, speriamo che l'assessore Dallapiccola faccia tesoro di queste cifre e indaghi, ho molta fiducia in lui, vedrete che non tradirà i trentini onesti !
Tornando a loro, (i disonesti) penso che i loro problemi siano tutt'altro che finiti, hanno da restituire tutti gli autofinanziamenti agli ex soci, e dopo l'epifania se non provvederanno torneranno sui giornali tutti i giorni, pensate alla bella pubblicità......Riguardo ai 5 Comuni, forza nuova dirigenza, fate valere i vostri diritti, schiacciati dalla vecchia dirigenza(non per niente Giovannini, vecchio presidente era amicone di Zanoni, se 1+1 fa 2......)

MEA CULPA - NON AVEVO LETTO IL COMUNICATO STAMPA VENDUTO "TERRENO"

NON LA SOCIETA POGGIO MORINO
"Per Poggio Morino S.a.r.l. è stato raggiunto un altrettanto positivo accordo con un primario operatore del settore che prevede la cessione del fondo agricolo e la conservazione della Società e del Marchio nella proprietà del Gruppo La-Vis."
IL valore di cessione corrisponderebbe al residuo mutuo ---- pensando male immagino l'affitto dell'azienda corrisponde alle rate del residuo mutuo... possibile ???
LA Società POGGIO MORINO ha registrato una perdita per la cessione di 7 milioni la Cantina Lavis per coprire la perdita rinuncerà ai crediti in bilancio vantati....
non cambia la sostanza

LA VIS = BABBO NATALE bello donare

che bel risultato vendere Poggio Morini,
sicuramente una società che valeva 12.000.000 di euro, venduta per 4.200.000 sicuramente è una gran perdita, ma ..... i famosi crediti che risultavano in Bilancio della Lavis di circa 6.500.000 che fine faranno ?
li incasseranno come Lavis o sono un altro regalo a chi ha acquistato la società ?
per cui la perdita oltre i 7.000.000 già indicati in bilancio aumenteranno nel prossimo bilancio di altri 6.500.000 per cui la cessione di POGGIO MORINO in un sol botto ha regalato 13.500.000 euro di perdite ?
ma ci sono o ci fanno ???? ------------bei regali a chi ha "comprato" Poggio Morino
-----------------------------inoltre si è tenuta la gestione dell'attività totalmente in perdita come dimostrano i disastrosi bilanci di Poggio Morino fin ora.

persino l'adige ieri

Ha dato risalto al pezzo di qt su disastro lavis. Di fronte alla verita' delle cifre anche la stampa ufficiale ha dovuto riconoscere il merito di chi ancora sa e vuole informare. Leggete e capirete. Qt=report del trentino

gennaio 2014 @ 631 agonia

Il numero di gennaio 2014 lo ho appena letto ora nell'area registrata . Nella sua crudezza, supportata da cifre solide ( fornite spesso proprio da quelli della La-Vis nei bilanci ) , è disarmante e ci si chiede come questa situazione possa ancora andare avanti senza che nessuno batta ciglio .Ma se quello che si legge è vero ( e non ci sono motivi per dubitarne, i numeri parlano chiaro ) , mi risulta difficile pensare che la vita della coop sia ancora lunga ... Alla fine della lettura a me è sorta spontanea questa domanda : ma anzichè fare causa alla vecchia governance ( che ormai i danni purtroppo li ha fatti e compiuti ) , non farebbero meglio i soci a fare causa a qualcun'altro ? Nell'articolo si parla di 27 mln ''mangiati'' in 4 anni , di proprietà messe a bilancio a 12 e vendute a 4 e qualcosa... e di molti altri misteri che non appartengono al passato, ma al presente ( e purtroppo anche a danno di altri , si cita l'esempio del Consorzio 5 Comuni )! Non concordo con l'autore Paris su una cosa : quando dice che i soci della La-Vis si stanno svegliando ed iniziano a manifestare dei dubbi su chi li guida . Se così fosse ben più di 12 avrebbero votato contro l'ennesimo bilancio fallimentare . Concludo auspicando che questo articolo lo legga anche qualcuno di quei politici che fanno finta di dire che la La-Vis è stata rilanciata ,magari si chiariscono le idee .
L' altra considerazione che ho fatto tra me e me è constatare come la stampa tradizionale sia facilmente manipolabile e poco attenta a quello che scrive , ma questo si sapeva già...

agonia.... dominique

andate a comprare il nuovo numero di QT in edicola... dalla prima pagina promette nuove sorprese. E scommetto che Zanoni convocherà subito riunioni con soci e dipendenti per tranquillizzare tutti con la sua solita arroganza spalleggiato dal suo "burattino" ....

scusate ma!?

scusate ma in assemblea zanoni aveva su una dispensa il vaolore del liquidato per l'anno 2014 compreso tra 80 e 85 o sbaglio????
ora sul sito nell'ultimo comunicato stampa (così come su L'adige del 31/12 parla di 78.5/ 83.5

auguroni a tutti i socioni

Non dimentichiamoci poi anche delle frottole su Villa Cafaggio, secondo l'A.D. doveva già essere un affare chiuso con ISA, la banca dei poverelli della chiesa :Ma farla a loro non è come farla a dei coniglietti che ad ogni assemblea son li con la bocca aperta ad applaudire, sono un tantino più furbi, frega niente a loro di A.D. e Paolazzi con la pancia piena, vogliono veder frofitti.Vedrete che l'anno prossimo cari soci creduloni vi toccherà a subire anche la perdita di Villa Cafaggio, che sarà si comperata dai preti,ma non al valore che gli ha dato la vostra guida spirituale!!!Se vi va bene saranno altri 5-6 milioni di perdita, chissà con il giochetto delle scatole cinesi dove li collocheranno, di sicuro con tutti i buchi che hanno non avranno problemi a piazzarli, quando è tutto un segno meno, milione su milione giù.

300 eroi giovani e forti

Di quelli che ci credono, come i 300 greci alle termopili. Come e' finita? Sono tutti morti. Certo hanno aiutato il loro paese come i 300 della lavis hanno aiutato zanoni e paolazzi, ma a che prezzo.....

Auguroni lavisano

Bene bene, dopo ben 4 anni di promesse e prese per il culo dei soci, oltre ovviamente a aver Svenduto tutto quello che c'era da svendere, leggevo oggi sull'Adige che sono riusciti a passare da 90 milioni di debito a 79(questi i debiti "Ufficiali per Cozzio, della coop, mentre chiaramente l'A.D. offeso ha detto che non è vero niente e che la società privata che controlla il bilancio ingaggiata dalla cantina ha detto che i debiti sono 8 milioni in meno, chissà visto che adesso pagano in natura quante bottiglie di Cesarini sono arrivate a sti qua, mahh) Cacchio che grandissimo risultato, hanno abbattuto ben 11 milioni su 90 di debito e adesso devono vendersi anche i muri perchè non hanno più niente,porcazza la miseria che gran capodanno deve essere questo per i soci rimasti, roba da millesimato!!!!Dimenticavo, qualche cialtrone che sorregge i pantaloni ai vertici della cantina mi sà dire quanti soci ha perso questa in 4 anni ???O nascondete pure questo per tenere tutti buoni....dai che entro Marzo parte un'altro pullman(di soci ovviamente eh eh)

x 625 penso positivo

I 900 che sono rimasti a casa gli interessa poco delle sorti della cantina, nel bene o nel male. Sono per lo più dopolavoristi che hanno campagne grandi come un orto, peso specifico poco . Ciao e buon anno a tutti .

300 voti un plebiscito?

Ma i soci non sono 1200? E i 900 che sono rimasti a casa? Tutti per zanoni? Mah! Vedremo cosa scrive qt sabato sul nuovo numero e poi ne riparliamo. Auguri!

Auguri! Parlosoloseso!

Per questa notte e domani pensiamo solo a passare un buon fine d'anno e un buon principio!

300 a 12 penso positivo

Oltre 300 voti a favore, solo 12 voti contro . In queste cifre sta il giusto apprezzamento per l'ottimo lavoro di Zanoni, Ercolino, Paolazzi e gli altri dirigenti . Dire che è stato un plebiscito è dire poco , e pensare che c'era chi credeva che l'assemblea di ieri sarebbe stata un insuccesso.

Nuovo Assessore Sia forte e onesto

Sono molto contento che il nuovo assessore all'agricoltura Dallapiccola non abbia presenziato all'assemblea,che come al solito si è rivelata un bleff, avesse la dirigenza tutta un minimo di di dignità non dovrebbe nemmeno aver il coraggio di guardare i soci negli occhi, e guardarsi solo la punta delle scarpe....
Detto questo,1) visto che va tutto a GONFIE VELE(a ciacere....)come mai non vengono pagati gli autofinanziamenti del 2007 agli ex soci ????
2)Come mai visto che ci sono delle leggi ben precise che tutte le coop rispettano, a La-vis vengono calpestate da un Despota Arrivista Presuntuoso che si incazza pure se scrivono i giornali ??
3)Come mai la stampa locale non ha evidenziato in prima pagina dell'assemblea,e solo all'interno ha messo in risalto i numeri ampiamente negativi della stessa ??
Spero tanto che l'assessore Dallapiccola, che ho avuto il piacere di sentire in altra assemblea e mi sembra sia persona schietta e onesta, apra gli occhi e non si faccia infinocchiare da tali elementi,concedendo soldi che andrebbero inevitabilmente solo nel posto maleodorante che tutti noi conosciamo.....

a tutto c'è un limite Parlosoloseso!

Al commento 617 non rispondo perché ritengo non sia conforme alle regole di questa rubrica improntata su un dialogo franco ma rispettoso. Quando vorrai riportare il discorso su un piano civile, farai osservazioni puntuali, riferimento a fonti certe e sulle quali dimostri un minimo di competenza riprendiamo il discorso.
Al commento 618:
per quanto riguarda la prima parte anche qui sarebbe auspicabile un approccio più consapevole alle varie tematiche trattate. Bilancio ed allegati di una SPA sono pubblici e va da se che tutti possono consultarlo, soci e non soci.
In merito alla seconda parte l'osservazione non merita nessun commento se non, a mio modesto parere, quanto segue:
- questa "Agorà virtuale" dovrebbe essere sempre improntata su un rapporto civile e sulla libertà di esprimere un opinione (sperando che questa si supportata dalla conoscenza);
- chi fa certe affermazioni dovrebbe avere il coraggio di uscire dall'anonimato che questo "gioco" ci offre e sporgere denuncia alle autorità preposte:
- se avesse ragione, buon per lui!
- se avesse torto si beccherebbe una giusta querela e relativo risarcimento danni.
Visto che si sente così sicuro tanto da intitolare il sul commento "Banda Cesarini" mi aspetto di leggere nei prossimi giorni notizia della sua denuncia con tanto di nome e cognome...o lo fai...o cambi discorso...e parli solo di ciò che sai!

x parlosoloseso nnn

Eccezzionale discorso... non ho mai lento tante parole di buon senso tutte assieme!
Come il discorso di Zanoni ieri ... buon senso e visione del futuro una persona a cui dare fiducia sempre.
W parlosoloseso
W LaVis
W Zanoni

dominique

e intanto i soci come soliti pecoroni, ammaliati dal pifferaio Zanoni e dal buon pastore Mellarini hanno di nuovo votato a favore di un bilancio in rosso !!!! Ma per votare contro un bilancio cosa deve succedere ?? L'ennesima prova di ignoranza e di mancanza di dignità e di coraggio di molti soci cha alla faccia di certi valori votano ancora per un sistema che premia o comunque protegge chi ha sbagliato.... poi li trovi al bar che si lamentano deli problemi dell'Italia, dovrebbero solo vergonarsi !!
l'ex commissario inoltre ha capito la lezione: teneteli ignoranti e vi ubbidiranno.....

Banda Cesarini x parlosoloseso

tornando alla "banda" Cesarini chi decide per Cesarini .. dove sono i soci che decidono ? non vedete neanche i bilanci come è successo per le altre società, in assemblea vi fanno vedere 100 e + slide per schiarirvi le ideee e vi innaffiano di vino alla fine ... questo vedono i SOCI ?
quali sono i soci che prima dell'approvazione del bilancio Cesarini hanno diritto a vedere il bilancio ?
solo la Lavis nessun socio lavis .... è il sistema che state subendo da decenni e tutto vi sta bene. poi avete le situazioni F.W.I e tutto va bene
provate a pensare che PARLOSOLOSESO abbia ragione sulle quantità di bottiglie vendute, circa 800.000/1.000.000 invece del 1.600.000 indicato dalla società,
potrebbe voler dire che la differenza le hanno fatte uscire in NERO e se le sono imboscate tipo FWI ??? 600.000/800.000 bottiglie di cesarini anche a 3 euro fanno circa 2.000.000 di euro imboscati .... mannaggia vuoi vedere che a pensare male si indovina ?

Banda Cesarini x parlosoloseso

che bravo parlosoloseso,
un discorso da capò. si da capò.
avete tanto radicato il discorso di comunità che fate di tutto affinché dei soggetti governino le vostre aziende e dite signorsi senza battere becco e prendete le solite fregature da paese da terzo mondo.
forse non ve ne rendete conto ma la CESARINI SFORZA SPA è una società e non una cooperativa, gestita da un solo signore che non rende conto a nessuno.
siete tanto radicati che non avete ancora capito che una cosa è la cooperativa altra è una SPA.
possibile non vi rendete conto avete dato in mano il potere ad un solo uomo ? questo non succede solo nella Lavis ma anche in altre aziende.
probabilmente lo avete nel DNA di essere "sudditi" /"schiavi" .. e farvi male da soli
la cooperazione è valida se c'è lo spirito cooperativo e tutti partecipano, non come sta succedendo che pochi (quattro gatti) decidono per migliaia di persone ... tra le altre cose... incompetenti e bugiardi , visti i risultati e considerato quanto scritto dai giornali. persino sul Corriere del Trentino del 29 dicembre, un articolo stimola il dubbio che i dati forniti dalla lavis nel bilancio e nel consolidato non sono corretti.
ma sapete leggere ? vi sta bene una situazione simile ?

Proviamo ad alzare la quota di volo... Parlosoloseso!

Voglio per una volta cambiare la prospettiva. Farà bene a tutti un diversivo. Voglio ampliate il raggio visuale. Ma questa volta e' solo una riflessione ad alta voce...
Certo che noi trentini siamo gente strana.
Se c'è un fatto positivo non siamo capaci di gioire senza aggiungere un "si però...", un bello ma comunque, insomma non c'è fatto positivo senza trovare, talvolta anche forzatamente un risvolto negativo. Sempre il bicchiere mezzo pieno come se non sapessimo di vivere in una territorio che, grazie ai nostri "padri costituenti" (De Gasperi ndr) può considerarsi fortunato. Attenzione però che la fortuna alla lunga bisogna meritarsela. Io ho lavorato a lungo con gli altoatesini, vi assicuro che alla base hanno gli stessi nostri problemi o meglio le stesse nostre sfide. Bene dentro le mura di casa (la famiglia, le aziende le sedi preposte) si dicono tutto e senza peli sulla lingua ma verso l'esterno, il mercato deve si guadagnano tutti i giorni la pagnotta o sui giornali palano solo bene del territorio e di tutto ciò che lo compone. In termini più specifici vi dico che le coop (altro merito dei nostri padri) pur con tutte le loro contraddizioni e limiti sono un patrimonio inestimabile e insostituibile per un territorio così delicato come il nostro. Provate a confrontare la realtà del trentino alti Adige con l'abbandono e il degradi della montagna veneta o lombarda o piemontese...e anche a voi verrà dal profondo del cuore un grido spontaneo "dio salvi le coop". Se così non fosse vuol dire che non meritate questa fortuna!

Come finirà ? il conte

... la querelle su Cesarini è frivola... ! Stasera ci sarà l'assemblea di Lavis e quindi la Dirigenza dirà quello che deve dire per tranquillizzare i soci.
La "faccenda" La-vis va oltre la mera gestione di un gruppo/cantina sociale. Sono coinvolte a vario titolo le Casse Rurali, la finanziaria della Curia, Federcoop e alti dirigenti politici... Tutti in vari periodi hanno tratto vantaggio dalla "faccenda" Lavis. Pensate che vogliano ammazzare la gallina dalle uova d'oro ??
Non credo proprio. Troveranno il modo (forse lo hanno già trovato) di farci pagare il tutto ..... Nuove tasse, cali dei servizi...Continuano a sbandierare che in Trentino si vive bene e sicuramente meglio rispetto al resto d'Italia... Ma io mi chiedo quanti Trentini vivono meglio ora rispetto a 10 anni fa?
La PAT con i folli investimenti nelle Cantine Sociali (Mezzacorona, Lavis, Mori ecc.), Area Ex Michelin, Mart, Muse, Caseifici, Lease back vari ... ma quanti soldi a buttato? Esiste un responsabile ?? Gentile Ing. Paris si potrebbe fare un'inchiesta sui soldi gettati dalla PAT ??
Per questo affermo che indipendentemente dalla sua redditività (che tutti gli addetti ai lavori sanno che è negativa!) la Cantina Lavis andrà avanti e a pagare saremo noi con i nostri soldi!!!

Alcune precisazioni! nonsoniente

Riassumendo:a)Cesarini Sforza vende un considerevole numero di bottiglie(350.000?)a Esselunga di un prodotto che si chiama Le Millesime'2010 e che non e'Trento doc.Questa bottiglia e'stata inventata dal conte Filippo Cesarini Sforza che per farla usava uve comprate a basso costo in varie zone d'Italia ma non in Trentino.Il prezzo di cessione dovrebbe aggirarsi fra i 4.50 e i 5 euro b)Cesarini sta utilizzando i cambi merce per pagare stampa e televisione c)il prezzo dello charmat lungo e del trento doc e'calato in maniera notevole ultimamente forse per la distribuzione diretta,forse per cercare fatturati,forse per le banche che vogliono vedere ricevute allo sconto d)l'investimento pubblicitario di 50.000 euro in GDO penso vada ripartito fra le bottiglie di Trento doc vendute in GDO che dovrebbero essere non piu'di 80-100.000 per un fatturato di 390-490.000 euro.L'incidenza del promozionale e'quindi fra l'11 e il 14 per cento.Tutto il resto e'horeca.Mi permetto di far notare che qui in Trentino il prezzo del brut riserva era di 2 euro piu'caro fino a qualche anno fa e il prezzo del Trento doc era appena piu'alto e)da quel che capisco chi stabilisce il prezzo di cessione da Cesarini a Ethica stabilisce il bilancio di Cesarini(prezzo alto guadagna Cesarini,prezzo basso guadagna Ethica).

Guarda Cesarini

28 Marzo 2012 - CS LaVis rinnovato rapporto di fiducia con F.lli Rinaldi in un ottica di sviluppo e per il riconoscimento dell'importante lavoro svolto in questi ultimi 10 anni.
2 aprile 2013 - I dati sono estremamente incoraggianti – commenta Marco Zanoni AD di La Vis – il nostro business ha registrato nel 2012 un + 11% toccando i 5,1 mln. di euro per circa 1,6 mln di bottiglie vendute.
Agosto 2013 - Nella sua analisi l’Ing. Zanoni si è quindi concentrato sulle criticità che ancora rappresentano inefficienze su cui dover intervenire prontamente. E’ questo il caso, ad esempio, della distribuzione in Italia, che ha limitato non poco il risultato commerciale di Cesarini Sforza che si è dovuta accontentare di una crescita contenuta (+10%) rapportata alla sua reale potenzialità e qualità di prodotto. Una situazione che richiedeva un intervento radicale quanto concreto a tutela delle produzioni TrentoDoc di eccellenza conferite dai Soci di La Vis. (Leggi recesso del contratto per giusta causa)
Dicembre 2013 - Grande soddisfazione da parte del Consiglio d’Amministrazione della Società presieduta dall’Ing Marco Zanoni Amministratore Delegato del Gruppo La-Vis, per i risultati raggiunti e frutto dell’azione sviluppata negli scorsi tre anni dall’attività caratteristica gestionale di Cesarini Sforza e dell’intero Gruppo La-Vis.
Ma si metta d'accordo con se stesso prima di parlare a caso e questo è
PARLO SOLO SE SO o NON SO ma COMUNQUE PARLO

alla carica dell'assemblea

il parlosoloseso ha solo distolto l'attenzione dall'assemblea della lavis che approverà questa sera l'ulteriore milionaria perdita . nel giro di 4 anni ammontano a circa 25 milioni di euro. bravo sia all'ex-commissario che all'attuale A.D.
le perdite non si fanno con i proclami e i legali, si fanno perché l'attività non è remunerativa o spariscono i soldini (più facile).
qual è l'azienda che visto le vistose perdite, le iniezioni di denaro pubblico, i finanziamenti "occulti" dei soci riesce a perdere ancora 8 milioni di euro ogni anno ? la Lavis naturalmente.
a stasera all'assemblea e divertitevi ad applaudire tanto i risultati già si conoscono ,

sempre peggio 2 nnn

Nessuno ostenta sicurezza, che paggliacciate che dici, è stato detto con probabilità la LaVis sarà costretta a cedere in parte o totalmente Cesarini, tu alteri le parole degli altri sei un tipo poco raccomandabile.
Infatti una parte di quote sono state già date a titolo di garanzia a Tomasi, per cui una parte di azienda è stata già venduta.

sempre peggio nnn

Caro caro il valore di cessione del prodotto finito di Cesarini è 2.875 euro a bottiglia da bilancio forse meno (se si esclude il conto terzi) ti vorrei ricordare che fino a chiusura bilancio giugno 2013 il venditore di quasi tutto il prodotto CS italia era Rinaldi e infatti sul bilancio di Ethica 2012 risultano rapporti commercili con Cesarini bassi quasi nulli (ahi ahi ahi) e poi non vorrai mica dire che il "costo" della distribuzione è dell'ordine di 2-3 euro a bottiglia.
I numeri sono quelli e basta non ciurlare nel manico.
Il comunicato Stampa n° 13 del 2 aprile 2013, mettetevi d'accordo sui numeri altrimenti uno potrebbe pensare che dite bugie.
Dimmi dove prendi il dato che la cessione del Trento DOC alla GDO di Cesarini è di meno di 5 euro (lo sanno tutti? tutti chi! hai visto i contratti tu? tu le fonti non le citi ma pretendi le fonti degli altri.. che tipo).
La verità è quella dei numeri Ethica non fa utile, LaVis perde 8 mln di euro e Cesarini cala il fatturato e la remunerazione ai soci del chardonnay è tra i 65 e i 70 euro/q (il segno + lo vedi solo tu e Zanoni).
Dimmi il prezzo di cessione del Trento DOC a esselunga nel 2012-2013 e poi ne discutiamo.

Cerarini GDO Parlosoloseso!

Rispondo a: 607 cesarino (domenica 29 dicembre 2013, 19:14
Le tue osservazioni suono interessanti.
Nulla so della vendita di Cesarini a fine 2014 che alcuni danno per certa a fine 2014. A proposito vediamo che succede: se a fine 2014 Lavis non vende cesarini che dice il contrario ostentando con tanta sicurezza paga la cena e noi scegliamo il menù e le bevande! OK?
Per quanto riguarda il resto mi sembra di capire che la strategia del gruppo sia quella di rafforzare l'identità delle singole realtà aziendali e da qui nasce l'esigenza di dotare Cembra e Lavis di alcuni vini spumanti...comunque le nostre come le loro sono solo opinioni, tutte rispettabili, sarà il mercato a misurare i pro e contro.

Cerarini GDO Parlosoloseso!

Rispondo a chiudiamo un po': nnn (domenica 29 dicembre 2013, 14:37
Ahi ahi ahi non sei preparato!
Primo) non credo che il totale dei volumi sia 1.6 milioni di bottiglie ma molto meno, poco più di un milione (pronto a ricredermi se mi dei gli estremi del comunicato stampa di cui parli, ma preciso però!).
Per il fatturato parla il bilancio che è pubblico.
Secondo) il prezzo medio di vendita di Cesarini non è quello pagato dal mercato ma quello pagato a Cesarini da Ethica che poi si occupa della distribuzione sul mercato. Quindi se vuoi sapere a cosa mediamente viene venduto Cesarini sul mercato devi chiedere ad Ethica.
Io non conosco l'horeca e tutto quello che ne consegue per cui parlo solo di GDO. Tutti quelli che masticano di GDO come me sanno che il prezzo medio di cessione di Cesarini Metodo Classico (che a parte Poli è l'unico cesarini venduto in GDO) è di poco inferiore ai 5 euro (circa). Cesarini fattura ad Ethica e Ethica fattura ai clienti insieme a tutti gli altri vini del gruppo.
Spero di essere stato esauriente.

x 606 nnn cesarino

Penso anche io che , per vari motivi , Cesarini in questo momento potrebbe essere solo svenduta . Proprio per questo non credo che lo faranno, un piccolo tornaconto economico porterebbe alla perdita di un marchio comunque importante per il gruppo. Poi si dice anche che ci sia un grande bisogno di liquidità , ma dall'esterno è difficile giudicare , loro sapranno cosa vogliono fare . In ogni modo il fatto che in questi ultimi anni si siano creati diversi marchi di spumante alternativi a Cesarini ( Lavis, vari Cembra ) farebbe pensare che effettivamente si stia preparando il terreno per quando il marchio di Ravina non ci sarà più...Altrimenti dal punto di vista commerciale poco si giustificherebbe questa concorrenza interna al marchio spumantistico del gruppo, che tra l'altro ha creato parecchio disorientamento anche nei consumatori confusi da un'offerta eccessiva e ridondante

chiudiamo un pò nnn

Allora "probabile vendita" non significa certezza (inoltre ho detto s-vendita).
Ma torniamo al grande Parlosoloseso; allora 4.600.000 euro per 1.600.000 bottiglie (dati comunicati stampa e bilancio), significa 2.875 euro a bottiglia (Charmat e Trento DOC compresi) questo per far capire al caro "so tutto io" che non conta a quanto vende a scaffale Esselunga o Altri ma quanto prende Cesarini Sforza del suo prodotto che non è 6.80 euro a bottiglia per un Trento DOC (valore di scaffale) ma molto meno ed è quello il DATO IMPORTANTE se poi Esselunga ci straguadagna sui prodotti LaVis buon per Esselunga.....
Per cui cari amici di Zanoni & Co imparate a fare i conti e controllate non lasciate che con 2 dati e 2 bugie vi possano comprare..

x 604 nnn cesarino

Come fai ad essere sicuro che Cesarini sarà venduta entro il 2014 ? Questa voce gira ormai da 3-4 anni , ma nel settore si dice che i potenziali acquirenti scappano appena vengono a conoscere il fardello di debiti di cui la Cesarini stessa è gravata. E per l'ineduatezza e vecchiaia delle strutture produttive . In pratica, l'unico valore concreto si dice che sia quello del marchio . Sono chiacchiere o è verità ?

inoltre nnn

Il fatturato di CS gode di un apporto molto forte del conto terzi che cesarini sta facendo a laVis per il DOSS di Cembra e il LaVis di LaVis altrimenti le perdite sarebbero molto maggiori.
L'azienda Cesarini deve recuperare in fatturato almeno 1 mln di euro nei prossimi anni se vuole ritornare a fare utili importanti (fatturato perso dal 2010 ad oggi) io sono sicuro delle potenzialità dell'azienda (penso anche però che la linea LaVis di LaVis e il trento DOC di Cembra qualcosa porteranno via all'azienda di Ravina).
Rimane poi il problema più grande che è quello della cessione dell'azienda che entro il 2014 con ogni probabilità sarà (s)venduta con grave danno per il gruppo.

i conti non tornano si spende oltre 150.000 € x la promozione

Casarini o Cesarini ?
come si fa ad essere orgogliosi di una società che truffa i suoi soci e i suoi amministratori sono stati condannati ?
bello raccontare un angolo dove si lavora e si conosce solo quello , strano non conosca il fatturato e le dichiarazioni dell'A.D. della cantina e presidente della Cesarini ... a chi vuol prendere per i fondelli ? secondo i suoi dati si vende a meno di 3 euro alla GDO con il passaggio a Ethica ... nemmeno il costo di produzione dell'UVA .... gatta ci cova.
anche i dati spaparanzati secondo quanto scritto da qualcuno di oltre 5.100.000 di fatturato 2012 invece dal bilancio sono 4.600.000 la dice lunga sui fatti reali della società.
come sempre bugie su bugie

grazie nnn

Grazie per le risposte, precise ma allora come ti spieghi i fatturati che sono:
2009-2010 - 4.856.000
2012-2013 - 4.600.000
Dove è la ripresa reale visto che le prospettive che ho riportato da un comunicato stampa 13 del 2 aprile 2013 di laVis era di 5.100.000 (previsione a marzo 2013).
Mi risulta da quanto riportato dalla nota n° 34 del 28 agosto 2013 che Cesarini "si è dovuta accontentare" .. " sotto le sue potenzialità".
I dati che hai riportato sono allora quelli da giugno 2013 (chiusura bilancio 2012-2013) ad oggi allora la cosa si capirebbe!!!

Casarini GDO parlosoloseso!

Rispondo a (domenica 29 dicembre 2013, 00:36)
"qual'è la percentuale di fatturato fatta con il metodo Charmat in Cesarini Sforza e quella fatta con Trento DOC?"
Non ho con me dati diretti ma conoscendo i dati della GDO e rifacendomi al lettore che ci informava su un fatturato complessivo di 4,6 milioni posso fare una stima abbastanza precisa:
Se parliamo di fatturato:
55% Metodo Classico
45% Metodo Charmat
Un precisazione importante: per Cesarini "Charmat" significa "Charmat Lungo" un prodotto con il quale l'azienda ha da sempre fatto scuola in Italia sulla fermentazione in autoclave, con basi Chardonnay 100% Trentine.
Altra cosa di cui i Trentini possono essere orgogliosi!

Casarini GDO parlosoloseso!

nnn (domenica 29 dicembre 2013, 00:41)
Ciao, grazie delle domande finalmente precise a cui rispondo volentieri. Dividerei il tuo intervento, se mi permetti, in 4 punti:
1) Non conosco il fatturato complessivo 2009 ed a seguire di Cesarini. Mi baso soltanto su dati di mercato (certi) relativi al solo canale GDO dove oggi Cesarini è il 3° spumante Metodo Classico dopo Berlucchi e Ferrari e questo dov'essere motivo di orgoglio per tutti i Trentini.
2) i dati di IRI misurano i singoli atti di acquisto in GDO, leggendo gli scanner delle casse, quindi nella fattispecie misurano l'andamento degli acquisti operati dal consumatore che è il dato più importante perché è quello che genera riordini e fedeltà alla marca
3) il dato IRI che ho riportato si riferisce al solo Metodo Classico che per Cesarini è tutto Trentodoc (ovvero prodotto secondo disciplinare e con solo uve trentine) anche quello consegnato in Esselunga pur non riportando la denominazione in etichette (ma qui le ragioni sono complesse e meriterebbero un intervento a parte)
4) Cesarini sta crescendo in GDO e non tarderà a fare altrettanto in Ristorazione anche se devi tenere conto che conversione del modello "distributore unico nazionale" a "rete vendita dirette" richiede un po' di pazienza sul fronte del fatturato garantendo però già nell'immediato un beneficio sui margini.

Casarini GDO parlosoloseso!

598. concludendo nnn (domenica 29 dicembre 2013, 00:49)
Il tuo intervento è generico, del tutto impreciso e non corrisponde alla realtà.
- Esselunga acquista solo Metodo Classico l'informazione è alla portata di tutti pasta che entri in un qualsiasi loro punto vendita.
Se metti in bocca delle affermazioni ad una persona (ndr Zanoni) devi saper dire anche esattamente in quale circostanza. Altrimenti la tua affermazione vale nulla. Sentiamo: di quale riunione parli, dove e quando?
La partenza non è certo zero visto che Cesarini in GDO è presente da tanti anni ed oggi è il 3° spumante a Metodo Classico più venduto nel canale GDO in Italia dopo Berlucchi e Ferrari.
Ripeto i dati di IRI sono disponibili a tutti, è il loro mestiere venderli.

concludendo nnn

Zanoni in una riunione ha detto che Cesarini con Trento DOC era poco presente nella GDO e in ESSELUNGA la parte del leone lo fa il metodo Charmat con un contratto di 200000 bottiglie o più.
Ricorda che partendo da zero la percentuale di incremento quando si vende una bottiglia è 100% ... i dati bisogna leggerli nella complessità di una società e non predere solo il buono ma tutto il pacchetto.

x parlosoloseso 4 nnn

Il bilancio 2013 poi invece recita che il fatturato è:
4,6 milioni di euro (+ 9,1% sul 2012) per cui meno del fatturato del 2009 che era quasi 5 mln; allora qualcosa su quello che dici e che i comunicati recitano non funziona.
Dove sono queste percentuali di aumento se i dati sono questi? su che cosa si misura quella percentuale di aumento? sul trento DOC in GDO che pesa evidentemente pochissimo, si dovrebbe puntare sulla ristorazione con Trento DOC forse...
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