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Ammazziamo la lince

Il ritorno della lince; e la subitanea reazione dei cacciatori.

Uno strano scompiglio ha accompagnato la notizia per cui nel Parco dello Stelvio si sarebbe stabilita una lince. I cacciatori sono in subbuglio; e di conseguenza i politici; e a seguire gli animalisti. Discorso generale: "la lince non verrebbe accettata".

Perchè? Perchè farebbe lei, e meglio, il lavoro che pretendono di svolgere - naturalmente in esclusiva - i cacciatori: eliminare i caprioli deboli ed ammalati.

Secondo con noi con questa vicenda cade il fragile paravento ecologico dietro cui cercano di ripararsi i cacciatori: che si dicono indispensabili perchè assicurebbero la selezione della specie, infatti la loro la chiamano "caccia di selezione".

Quando però la natura propone di tornare alla vera autentica selezione naturale, quella attuata dai predatori, i nostri insorgono. Protestano imbufaliti. E lustrano le doppiette per risolvere alla loro maniera il problema.

E allora diciamolo chiaramente: nel 2000 la caccia non ha niente di naturale, e men che meno di ecologico. E’ solo un barbaro passatempo a spese di poveri animali inermi.

Per favore, l’ecologia lasciatela perdere.