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I suoni delle Dolomiti: dieci anni di successi

Ormai giunto alla decima edizione, "Suoni delle Dolomiti" continua ad essere il festival musicale estivo più apprezzato dal pubblico. Soprattutto i trentini sembrano gradire il connubio fra musica ed escursioni in alta montagna.

Negli anni questa rassegna ha cercato anche di rinnovarsi, proponendo, con il ciclo chiamato "Alba delle Dolomiti", incontri a ore insolite per godere dei colori cangianti della montagna, che, in questo 2005, coinvolge, oltre ai musicisti, anche artisti della parola. Dal 2 di luglio, quando l’immancabile Mario Brunello ha inaugurato questa estate di concerti, i "Suoni" hanno già visitato i consueti luoghi, sempre presenti nel cartellone del festival: malga Costa in Val di Sella, il rifugio Giovanni Tonini al Lagorai, il rifugio Fuchiade al Passo S. Pellegrino, Villa Welsperg al Parco di Paneveggio-Pale di San Martino; insieme ad altri affascinanti scenari montani.

Per molti spettatori il solo fatto di trovarsi in montagna a godere di una performance musicale gratuita è già un’ottimo motivo per non mancare nemmeno uno degli appuntamenti in programma. Per i più incontentabili segnaliamo il concerto della ex Mattia Bazar Antonella Ruggiero con due cori alpini. Le capacità vocali della cantante unita a quelle di due formazioni canore trentine promette di propagare gli echi oltre confine. Molto insolito sembra, poi, il cunnubio fra un filosofo come Umberto Galimberti e il violoncellista Brunello. Altra performance immancabile potrebbe essere quella della Banda Osiris.

Come ogni anno, il mix in programma accontenta gusti differenti, dagli amanti della musica etnica (pugliese quella delle Faraualla, africana quella di Ballaké Sissoko, Mamady Keita e Sewa Kan; greca quella di Savina Yannatou e il complesso Primavera en Salonico), classica con variazioni (il Quartetto d’archi Trilogy, Sara Chang) e del jazz (Zorn, Fresu, Coscia e Trovesi); in generale, comunque, ogni artista, ogni appuntamento, rivela scelte interesanti ed intelligenti da parte degli organizzatori. A volergli proprio trovare un difetto, i "Suoni delle Dolomiti" sembrano sempre più dominati dalla presenza di Mario Brunello e non coinvolgono nessuna acclamata star internazionale ultrapopolare; ma quando si hanno panorami, pubblico e un certo spirito sportivo, chi ne ha bisogno?