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QT n. 4, 26 febbraio 2005 L’intervento

I rifiuti nel programma di Pacher

Riduzione, differenziata, riciclaggio... e l’inceneritore?

Flavio Santini

Da tempo in Trentino, nelle politiche di gestione dei rifiuti, si imponeva un reset. Gli avvenimenti degli ultimi mesi, particolarmente significativi per la loro dinamicità, hanno messo in discussione il quadro di riferimento complessivo, che si era determinato con anni di colpevoli ritardi, con la decisione poco trasparente di risolvere tutto col grande inceneritore, fino alla prima valutazione di impatto ambientale. Poi il ricorso al Tar dei caparbi cittadini di Nimby e soprattutto la loro azione nonviolenta "risvegliacoscienze", nonché, oltre la bocciatura da parte del Tribunale amministrativo, l’attenzione discreta ma costante dei movimenti ambientalisti, di tanti cittadini ed anche di un significativo numero di esponenti politici, la legge collegata al bilancio provinciale che passava ai Comuni (e a quello di Trento in particolare), le competenze su realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento, ed infine un’inattesa escalation in molti Comuni dei dati sulla quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato, richiedevano di tracciare finalmente le coordinate di una corretta gestione dei rifiuti.

Infatti ormai da decenni, non solo le organizzazioni ambientaliste, ma anche l’Unione europea e le amministrazioni più avvedute indicano quali sono le priorità per una corretta gestione dei rifiuti: innanzitutto la riduzione progressiva del quantitativo di rifiuti prodotti, in secondo luogo la raccolta differenziata e il riutilizzo, infine il più sicuro ed efficace smaltimento di quanto rimane. A che pro fare gli struzzi?

Quale miglior occasione che non l’elaborazione programmatica in vista delle elezioni comunali di maggio a Trento, alla cui Amministrazione la legge ha appena assegnato responsabilità decisive? Quale miglior interprete che la nascente compagine di Trento Democratica, che, per bocca del candidato sindaco Ale Pacher, aveva posto l’ambiente tra i principali obiettivi programmatici per la prossima consiliatura?

Lanciata nella primavera del 2004, Trento Democratica non è certo partita in quarta, ma ha avviato il proprio percorso con passi regolari e ben assestati, che forse porteranno lontano. Tra questi, la redazione delle linee generali del programma, presentate in dicembre e subito rese disponibili sul sito Internet www.trentodemocratica.it.

In materia di ambiente, indicano inequivocabilmente la priorità di "strategie per la riduzione, scelte virtuose del Comune, potenziamento della raccolta differenziata, negoziazione con Provincia e altri Comuni su ruolo e ridimensionamento dell’inceneritore". Vi si legge l’impronta di Costruire Comunità, che in questa esperienza ha scelto di impegnarsi soprattutto in due direzioni: da un lato sui temi dell’ambiente, della mobilità e della vivibilità nei quartieri, dall’altro sui temi delle politiche sociali, della convivenza e della partecipazione democratica.

Nei giorni scorsi si è intensificato il lavoro dei Gruppi tematici incaricati di approfondire quelle linee generali in vista della redazione del vero e proprio programma elettorale. Ed il Gruppo di lavoro "Urbanistica e ambiente", di cui sono primi promotori Edoardo Benuzzi, Sara Bertuzzi, Mauro Nones, Nicola Salvati ed il sottoscritto, ha organizzato i propri lavori in tre diversi ambiti: urbanistica, mobilità e ambiente, ed ha concentrato l’attenzione, in una prima fase, su quest’ultima tematica ed in particolare sul problema della gestione dei rifiuti.

La scheda contenente le proposte programmatiche in materia di gestione dei rifiuti è già stata consegnata al Coordinamento per la discussione e la ratifica. Non si sono forzati i toni, non sono contemplate spericolate fughe in avanti. Ci si è limitati a definire le chiare coordinate di un percorso virtuoso per la comunità trentina. Ma, guardando indietro di soli sei mesi, il tutto assume la forza prorompente di una nuova convincente Politica.

L’obiettivo principale consiste nel ridurre in modo drastico i rifiuti da smaltire, attraverso soprattutto una azione capillare e incisiva di prevenzione, nonché un deciso potenziamento della raccolta differenziata e del riciclaggio. Il tutto coadiuvato, nel contempo, da un’azione eccezionale di informazione ed educazione civica.

Trento Democratica dovrà battersi perché l’amministrazione di Trento faccia partire un progetto efficace ma di grande respiro, coinvolgendo fortemente i cittadini, le imprese, gli enti e le associazioni, volto a far sì che entro il 2020 (o un’altra data prefissata) prevenzione e riciclaggio diventino il sistema per gestire la totalità dei rifiuti.

In questo quadro, anche l’approfondimento, doveroso, riguardante l’inceneritore, assume le giuste dimensioni e la giusta prospettiva, qualificando l’impianto, se proprio lo si ritenesse necessario, come una soluzione temporanea per la fase finale del ciclo dei rifiuti.

Il Gruppo sta proseguendo la sua attività in questi giorni con incontri specifici con alcune realtà cittadine fortemente coinvolte su questi temi e potenziali partner nel progetto, per verificarne la fattibilità e preparare il terreno per la realizzazione nel corso della prossima legislatura.

Con Trentino Servizi, la Società incaricata della gestione rifiuti, si analizza la situazione attuale e le potenzialità di miglioramento nella raccolta differenziata; con i responsabili di supermercati si valuta cosa si può fare per distribuire prodotti con meno imballaggi; con le categorie di alcuni settori produttivi (industria, artigianato,…) si ipotizzano metodi innovativi per la minimizzazione degli scarti e degli imballaggi in fase di produzione; con le associazioni ambientaliste e dei consumatori si imposta la collaborazione nello sviluppo e nel monitoraggio del progetto; con alcuni circoli di pensionati si esaminano le possibilità di coinvolgimento dei cittadini nel ruolo di operatori ecologici, a fianco degli operatori professionisti.

La modernizzazione del Trentino passa, anche in questo settore, attraverso scelte qualificanti e la città di Trento deve saper assumere un ruolo esemplare, anche nei confronti della Provincia e degli altri comuni del Trentino. .