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I sogni della sinistra

Moreno Marighetti

Con interesse e curiosità mi sono avvicinato fin dalle prime assemblee al progetto culturale e politico di Costruire Comunità, con la speranza di ritrovare in questo nuovo soggetto politico tutti quei valori e quegli ideali che la sinistra era riuscita a disperdere ed a barattare con i giochi di potere. Ora è deciso: Costruire Comunità si presenterà con un proprio programma alle future elezioni provinciali. Naturalmente il mondo politico trentino non ha accolto favorevolmente questo nuovo progetto, un moscerino che infastidisce gli elefanti della nostra politica locale. Naturalmente i più preoccupati di questa scelta sono i partiti legati al centro sinistra, che richiamandosi all’importanza della unità escono quotidianamente sugli organi di informazione lanciando appelli e proclami, accusando di radicalismo e di tradimento quanti sostengono questo nuovo progetto politico.

Eppure essere radicali nei confronti dei Bondi, delle Berasi , dei Pinter di turno non è poi così difficile, ma è piuttosto semplice quando si perseguono quei valori che sono patrimonio genetico di quanti si riconoscono nella sinistra e nell’impegno a favore della società e dell’ambiente. In fondo più volte si è cercato di lanciare messaggi chiari ai nostri interlocutori, più di una volta ci sono stati momenti aperti di confronto, ma sempre si è preferito perseguire le logiche di governo, anche quando si calpestavano i nostri ideali per conservare il tanto agognato potere e magari anche qualche interesse economico. In fondo credo che il problema sia anzitutto qui, nel potere, per questa nostra sinistra locale, ma anche nazionale e mondiale, perché oggi i nostri politici di professione troppo spesso dimenticano che conquistare i palazzi e governare come si sta facendo a Trento sostenendo il monopolio della accoppiata vincente Dellai-Grisenti significa diventare la mano sinistra della destra; un giorno mi dovranno spiegare questi compagni al governo della Provincia cosa è stato fatto di sinistra da questo centro sinistra. Contrastare le politiche neoliberiste oggi è un imperativo che mai deve essere dimenticato, così come vigilare sulla democrazia perché sia veramente tale, difendere i diritti umani e il nostro ambiente, costruire culture di pace e di integrazione, salvaguardare i diritti dei lavoratori: sono alcuni passaggi di fondamentale importanza e sui quali oggi la sinistra è divisa qui come a Roma.

Sconfiggere le destre e loro politiche è importante, ma se per farlo dobbiamo divenire simili a loro, allora sono convinto che forse è meglio perdere le elezioni ed iniziare un confronto serio per dare vita a dei progetti che coinvolgano quanto di nuovo si sta muovendo e sta crescendo nella società civile in contrapposizione alle logiche di potere e al dominio culturale e politico delle forze economiche. Purtroppo in questa sinistra troviamo due anime troppo diverse, come pure è troppo diverso il modo di intendere la partecipazione popolare, la democrazia partecipata, il confronto, l’apertura ai movimenti, alle associazioni ambientaliste e di volontariato.

Per il nuovo soggetto politico dal nome affascinante "Costruire Comunità" e per una certa parte della sinistra e del mondo cattolico e della società, tutto questo è una risorsa, un bagaglio prezioso da valorizzare per sperare in un mondo migliore, mentre per altri tutto questo vale solo all’occorrenza magari in campagna elettorale, per poi, quando è necessario porsi anche in maniera radicale di fronte a scelte drammatiche come le guerre preventive o la difesa dei diritti dei lavoratori, apparire confusi, incerti e avallare scelte politiche che calpestano la nostra Costituzione e la nostra dignità.

Probabilmente "Costruire Comunità" sarà solo un moscerino, ma potrà iniziare un percorso nuovo ed un nuovo modo di fare politica, iniziando dal basso, dalla gente comune, dalle periferie, dalle valli e costruire insieme un Trentino ed un mondo migliore, perché dalle piccole cose si costruiscono i sogni, gli ideali di pace, di libertà e tolleranza.

Certo questa strada è lunga e difficile, come è difficile contrastare questo modello di società neoliberista dove i politici di professione vengono delegati di ampio potere, ed il popolino assiste a quanto essi decidono, e dove l’economia condiziona ogni azione del nostro vivere.

Se devo scegliere fra una sinistra con ancora dei sogni per cui impegnarsi e lottare ed un’altra appiattita e adagiata, scelgo senza dubbio ancora una volta i sogni e gli ideali.