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Vacanze deludenti e caro-neve

Tutte le lamentele del turista italiano.

Al convegno nazionale sul turismo, che si è svolto a Rimini alla fine di novembre, sono stati riportati i dati raccolti dal Codacons in base alle numerose segnalazioni, giunte in particolare alla sede di Trento attraverso telefonate, e-mail e lettere, le quali hanno dato l’esatta dimensione delle diverse esperienze negative, se non addirittura vere e proprie truffe, legate al settore dei viaggi turistici.

Non a caso, il nostro telefono va letteralmente in tilt quando la gente rientra dalle ferie, siano esse estive, natalizie o invernali; e sulla base delle segnalazioni giunte, ecco un elenco dei principali problemi riscontrati dagli utenti durante i loro viaggi:

1. Promesse non mantenute. Le mirabolanti promesse contenute nei depliant pubblicitari, non sono spesso rispettate (e a questo proposito abbiamo già inviato le segnalazioni, riguardanti i casi più gravi, all’authority garante della pubblicità ingannevole );

2. Annullamento improvviso del pacchetto turistico.

3. Annullamento di prenotazione.

4. Ritardi dei mezzi di trasporto ( treni, aerei, navi ..) e problemi di coincidenze.

5. Overbooking per voli aerei.

6. revisione del prezzo di vendita del pacchetto.

7. Stanze inadatte ( troppo piccole, senza bagno in camera…).

8. Smarrimento del bagaglio.

9. Scarsa igiene nelle strutture turistiche.

10. Cibo spesso scadente.

11. Operatori e animatori di intrattenimento di scarso livello.

12. Inadeguata professionalità nei rappresentanti locali degli organizzatori dei viaggi e negli accompagnatori.

13. Mancanza di soluzioni alternative per la prosecuzione del viaggio, in presenza di problemi imprevisti; a volte poi, giunti a destinazione, si riscontra che una parte dei servizi previsti dal contratto non può essere effettuata; l’organizzatore del viaggio avrebbe infatti l’obbligo di predisporre adeguate soluzioni alternative e ciò non sempre avviene.

14. Inquinamento acustico, con impossibilità di riposare in seguito agli schiamazzi notturni.

15. Spiagge a ridosso di scarichi fognari o fiumi inquinati.

16. Problemi legati al maltempo (ad esempio, allagamento del camping ).

17. Mancanza del portiere notturno e impossibilità a rientrare dopo una certa ora.

18. Albergo o camping troppo lontano dal mare e spiagge irraggiungibili a piedi.

19. Mancanza di posto auto interno.

20. Altri problemi legati al mancato rispetto del contratto o alla scarsa qualità dei servizi forniti.

In base a tali segnalazioni abbiamo stilato una classifica dei principali problemi patiti dai consumatori in vacanza:

- Il 30 % lamenta ritardi nelle partenze di treni, traghetti e aerei;

- Il 25 % denuncia la non corrispondenza tra i dépliant forniti dalle agenzie di viaggio e la reale situazione sul posto.

- Il 20 % lamenta la non conformità tra servizi offerti e quanto riportato sul catalogo.

- Il 18 % non è soddisfatto del servizio ricevuto.

- Il 10 % si duole per smarrimenti o furti di bagagli.

- Il 10 % rileva la notevole distanza dalle spiagge delle strutture turistiche.

- Il 7 % denuncia altri problemi di natura contrattuale.

Di fronte a tali problematiche il Codacons ha proposto ai responsabili del settore turistico che da parte delle aziende interessate venga offerto ai consumatori un servizio di qualità e nel caso esse accettino di essere controllate verranno certificate dall’associazione dei consumatori con un bollino attestante la qualità e l’affidabilità dell’azienda turistica.

Sempre legata alla tematica turistica, il Codacons trentino ha svolto un’indagine sul territorio per vedere come è cambiato con l’introduzione dell’euro la vacanza sulla neve per i consumatori. I dati che riportiamo si riferiscono ad una media stilata tra le diverse valli trentine e si riferiscono a chi deve acquistare ex-novo l’attrezzatura necessaria.

Nel settore sciistico i costi sono decisamente cresciuti e per le vacanze sulla neve una famiglia spenderà quest’anno almeno 90 euro in più rispetto allo scorso anno, essendo aumentati dal 5 al 20 % i prezzi di sci, scarponi, abbigliamento, lezioni di sci e strutture turistiche.

Andando nel dettaglio, infatti, abbiamo constatato che...

Lezioni di sci: fino allo scorso anno un’ora individuale di sci costava mediamente 45.000 lire, mentre le tariffe di oggi si aggirano sui 25 euro ( 48.320 lire, cioè + 5 %).

Corsi di snowboard: 5 lezioni collettive da due ore al giorno costavano lo scorso anno mediamente 150.000 lire, ora almeno 80 euro (154.901, + 3 % ).

Sci: il prezzo degli sci è aumentato del 10%: si va da un minimo di 50 a un massimo di 650 euro.

Skipass: dalle 45-50.000 giornaliere dello scorso anno si è passati ai 20/30 euro attuali (57.980 lire, + 10 % ).

Scarponi e doposci: gli scarponi e i doposci da uomo e donna sono aumentati dell’8-10 %, quelli per bambino del 15 %; complessivamente i prezzi qui variano da 28 euro a 450 euro.

Abbigliamento: l’arrotondamento al rialzo tocca anche le giacche a vento, le salopette, i guanti e gli altri accessori, che subiscono mediamente un aumento dal 10 al 15 %.

Se a questi dati si aggiungono gli aumenti dei prezzi delle camere attuati in alcuni alberghi, la settimana bianca quest’anno risulterà notevolmente più dispendiosa rispetto a quella del 2001 e si può stimare in 90 euro la cifra media che una famiglia spenderà in più, dovuta in gran parte ad eccessivi arrotondamenti.