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Salami (e musicisti) di ieri e di oggi

Gigi e Bela Bartòk: due carriere a confronto.

Qualche giorno fa mi è stato semplicisticamente chiesto se trovo che la musica non sia più quella di una volta. Al che ho risposto che anche i salami non sono più quelli di una volta. La sentenza accomuna un po’ tutti gli alimentari, dal burro alle salse, ma si può estendere a qualsiasi manifestazione produttiva. Effettivamente molte cose sono cambiate nel modo di comporre musica dalla metà del secolo scorso. E questo modo nuovo di produrre, dinamico e tecnologico, riverbera notevoli ripercussioni anche sul gusto. Aggiungiamo, anzi, che i nuovi sapori uccidono i vecchi (proprio come stanno facendo gli hamburger del MacDonald sui vecchi panini al salame).

Bela Bartòk.

Analizziamo i curriculum paralleli di due musicisti nati a un secolo di distanza. Il primo, Bartòk, è una figura reale; l’altro, Gigi, riassume in sé molte caratteristiche del musicista odierno: diciamo che è una figura verosimile, cioè fin troppo reale.

Conseguimento del titolo.

- 1899: Bela Bartòk è da poco diplomato in piano e composizione. Ha dovuto studiare per diversi anni gli autori del passato, sottraendo a se stesso il tempo migliore di sua vita e alla famiglia, poco abbiente, i capitali per sopravvivere a Budapest...

- 1999: Gigi vuole sfondare nella musica: ha deciso di fare il deejay, cioè diventare colui che, anziché preoccuparsi di far uscire suoni dai vetusti strumenti musicali, fa suonare direttamente i dischi. Così non perde tempo in pratiche noiose e se è figo può avere subito successo. Si iscrive alla SIAE come musicista. Bela e Gigi sono quindi colleghi, a distanza di un secolo, ma nessuno dei due (per ragioni diverse) saprà mai dell’esistenza dell’altro.

Documentazione professionale.

- 1900: a Bela Bartòk piace come usa gli ottoni Richard Strauss: infatti gli è capitato di sentire qualche suo brano alla Filarmonica di Budapest. Siccome non ci sono i cd o gli Mp3, il nostro Bela è costretto ad immaginarsi la musica di Strauss leggendola sulle partiture orchestrali. Se il budget glielo consente può pure intraprendere un viaggio in locomotiva a Vienna per andare a riascoltarsi Also Spracht Zarathustra. E quando poi è lì, sta concentrato come un santone buddista, perché sa che tutte le note che si lascia sfuggire potrà recuperarle solo al prezzo di un altro viaggio, magari stavolta a Praga o a Bratislava.

- 2000: a Gigi gli piace un casino il giro di basso di From Disco to Disco degli Whirlpool. Allora mette in loop il suo walkman mentre è in coda al supermercato. Quando esce dal negozio ha già ascoltato 5 repliche di From Disco to Disco e si accorge che quel giro di basso non è altro che la stessa battuta ripetuta N volte per tutta la durata del brano. Si compiace della scoperta e del fatto che la coda al supermercato l’avrebbe fatta comunque.

Attività professionale.

- 1901: il ventenne Bartòk sta lavorando al suo debutto musicale: la Sinfonia Kossuth. Lo stile è acerbo e poco personale. Tuttavia la stesura lo ha tenuto occupato un anno: il brano dura oltre mezz’ora ed è scritto per grande orchestra. In altre parole Bela ha dovuto creare, pensare e materialmente scrivere una partitura di centinaia di pagine per un organico orchestrale tardoromantico, composto da circa 20 gruppi strumentali.

- 2001: al vispo Gigi gli è venuta una bella idea. Ha pensato: "Faccio un pezzo dove la batteria ha la cassa in 4 e fa: tun -tun -tun -tun. Poi sopra io ci dico: tararì tararà." Ottimo. Va dal discografico che è entusiasta e ci mette i soldi. Poi va dall’amico arrangiatore che col computer trasforma in suoni la sua folgorazione. Poi va in sala di registrazione e il tecnico aggiunge quegli effetti che vieppiù sublimano l’opera. Infine va da un altro amico, che ha fatto il Conservatorio, a farsi trascrivere il tema su un rigo musicale per depositarlo alla SIAE. Infatti Gigi è troppo impegnato per trovare il tempo di imparare a scrivere le note.

Fortuna mediatica.

- 1902 Bartòk non si perde d’animo se la sua sinfonia non risponde alle aspettative. Si mette a studiare le melodie e gli stilemi ritmici della musica popolare ungherese per ricercare uno stile che maturando nei successivi 40 anni marcherà la sua complessa personalità musicale.

- 2002 Gigi è invece già un musicista affermato e appagato. Lo invitano in televisione, nei talk-show... Intervistato, dichiara di pensarla come Springsteen e Paul McCartney: "Nella musica prima di Elvis c’è il nulla". L’intervistatore, uno e trino, Marzullo-Mollica-Costanzo, di fronte a tanta verità non può che commuoversi e annuire gravemente col capo: parole sante!

Sintesi. E così il nostro Gigi, in compagnia di Springsteen e McCartney, col suggello dei maitres à penser della cultura televisiva (ogni giorno di più l’unica cultura possibile), sbarazza il campo e la sua coscienza di tutti quegli scomodi colleghi antiquati, segnati dalla sfiga di essere nati prima del re del Rock’n Roll. E noi, a forza di mangiare la roba dei Gigi e dei McCartney, prodotta rigorosamente coi sistemi post-American Graffiti, corriamo il rischio di non ricordarci più del gusto dei ruvidi salami di una volta, fatti a mano, ricoperti da uno strato di muffa che ti impiastriccia le mani e che ti restituisce per qualche attimo la fragranza della terra.

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