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QT n. 17, 9 ottobre 1999 Servizi

Il parcheggio dove lo metto?

A Mezzocorona vogliono eliminare un parco urbano costruito pochi anni fa. Per costruire un auto-silo per 170 vetture.

A Mezzocorona, dopo qualche mese di sofferta riflessione, hanno deciso che il parco urbano vicino al municipio deve essere demolito per essere successivamente trasformato in parcheggio. Volendo rifare il look alla piazza sulla quale si affacciano chiesa, municipio e altri importanti edifici del paese, c’è estrema necessità di reperire parcheggi.

Non solo: nel confinante centro storico sono attivi diversi cantieri per il recupero di abitazioni degradate che però, data la ristrettezza di spazio, quasi sempre difettano di posti-macchina. Pertanto alla fine e con qualche immaginabile tormento per chi solo qualche anno prima aveva approvato e fatto costruire il piccolo ma costoso parco di via Dante, si è deciso che in cambio di una futura piazza Chiesa liberata dalla morsa delle macchine si possa incassare nell’immediato qualche inevitabile critica per la demolizione di un’opera costruita pochi anni fa. E le critiche non si sono fatte attendere.

L’opposizione di centro-destra, tutta unita, ha deciso di contrastare quello che ritiene "uno scempio sia sotto l’aspetto ambientale che di gestione del territorio". Dopo aver dato battaglia in Consiglio comunale, gli oppositori si sono rivolti alla Giunta provinciale ed in particolare agli assessori competenti, Pinter (Urbanistica) e Berasi (Ambiente), chiedendo loro di bocciare il progetto del Comune.

Che cosa c’entra la Provincia? Il fatto è che l’opera, un parcheggio su tre piani che ospiterà alla fine 170 autovetture, non è esattamente compatibile con l’attuale destinazione urbanistica della zona e quindi, per poterla costruire, è necessaria una deroga che deve essere autorizzata dalla Provincia.

"La realizzazione di tanti posti-macchina - secondo l’opposizione - attirerà un maggior afflusso di traffico e quindi aumenterà l’inquinamento nel centro storico".

"Non è così. - ribatte la maggioranza ulivista - Le macchine nel centro ci sono già; con il parcheggio il traffico risulterà invece meno disordinato, perché - aggiunge la consigliera Gabriella Zanini, ambientalista - il parcheggio multiplano è la premessa per escludere la sosta degli automezzi nella piazza della chiesa e del municipio". Ed al nuovo parcheggio, dicono quelli della maggioranza, è collegata anche la ristrutturazione del traffico e della sosta nelle aree vicine come piazza San Gottardo.

Anche le opposizioni concordano sulla necessità di costruire parcheggi a servizio del centro del paese, ma non in quel luogo e con i costi - 3 miliardi e 600 milioni - previsti dalla giunta comunale. Una spesa che rischia, secondo il consigliere Carlo Toniolli, di ipotecare pesantemente il bilancio delle future amministrazioni comunali che si troveranno a dover pagare per anni i mutui bancari. "Siamo quasi alla scadenza dell’attuale amministrazione: non ci pare del tutto corretto impegnare tante risorse" - continua Toniolli.

Le opposizioni non comprendono l’ostinazione della giunta comunale che vuole un mega-parcheggio praticamente in centro storico proprio quando le cantine MezzaCorona stanno per trasferirsi nel nuovo stabilimento in periferia, lasciando libera un’area che si presterebbe ottimamente, fra le altre cose, ad ospitare le automobili. Ovviamente anche la giunta comunale è molto interessata agli edifici che la cantina sociale lascerà liberi, tanto che la loro futura destinazione rappresenta un punto nodale della prossima variante al Piano Regolatore.

Ma i tempi non sono così vicini come può sembrare - dicono in Comune - mentre il problema del parcheggio non è rinviabile.

Il braccio di ferro dunque continua, anche se il clima non è certo surriscaldato come è stato l’anno passato, quando per un’altra contestata opera pubblica - un parco - un comitato organizzò perfino un referendum popolare.

A proposito di parco, la giunta comunale assicura che, a costruzione ultimata, il piccolo parco urbano verrà ripristinato, sul tetto del parcheggio.