Storie di Provincia
O Francia o Spagna...
C'è il rischio di una sovrabbondanza di simboli che si richiamano alla Democrazia cristiana che fu. Oltre al logo con lo scudo crociato che verrà utilizzato dall'Udc (Unione di centro) che fa parte del centrodestra e sostiene il candidato presidente Maurizio Fugatti, potrebbe infatti esserci anche quello della nuova “Dc - Democrazia cristiana”, che invece di uno scudo crociato sfoggia una bandiera crociata... Vito Bertè (segretario politico della DC trentina, nd.r.) spiega: : “Noi stiamo lavorando per esserci con la nostra lista, ma non è stata ancora presa una decisione sulla coalizione. Abbiamo un dialogo aperto con Geremia Gios, come possibile candidato presidente, ma nello stesso tempo ci stiamo confrontando anche con Sergio Divina e con la coalizione di Fugatti”.
L'Adige, 20 agosto
Crociati in guerra
Si sono ridotti al lumicino, in quanto a consenso elettorale, rispetto ai fasti della Balena bianca, Ma in compenso sono molto litigiosi. Le formazioni politiche Udc (Unione democratici cristiani e di centro) e Dc (Democrazia cristiana) si contendono l'eredità di quella storia, rivendicandone simbolo e nome. Così ecco che anche in vista delle prossime elezioni provinciali le due formazioni si fanno la guerra su logo e nome. Roberto Dal Rì, commissario regionale dell'Udc, sostiene infatti che sulla scheda non potrà esserci il simbolo della Democrazia cristiana con un drappo blu con croce rossa su sfondo bianco perché il Tribunale di Roma ha recentemente rigettato il ricorso cautelare dell'Associazione Democrazia cristiana, nella persona del segretario nazionale Salvatore Cuffaro, nei confronti del partito Udc, che mirava a a inibire all'Udc l'uso del simbolo dello scudo crociato bianco rosso su fondo blu, accompagnato dalla scritta Libertas e di ogni altro simbolo ad esso similare e/o con esso confondibile. “Ma la questione Dc è tutt'altro che chiusa” afferma invece l'ex leghista Francesca Donato, europarlamentare e vice presidente nazionale della Democrazia cristiana.
L'Adige, 22 agosto
Giovani ri-emergenti
Espulso da Fratelli d'Italia per le frasi sessiste scritte su Facebook nel novembre 2021, Luca Valentini torna ora a fare politica come capolista della lista “Giovani per Divina presidente”. (…) Ad annunciare la sua candidatura è lo stesso Valentini, che sta per compiere 50 anni ed evidentemente non ha ancora preso coscienza a pieno del tempo che passa e si sente un ragazzo. (…) Luca Valentini, quando era responsabile comunicazione e cultura a Gardolo per Fratelli d'Italia, aveva scritto su Facebook: “Che due palle con ste propagande con la violenza contro le donne. Se gli uomini sono così tremendi, scopino i cavalli. Facile”. La frase suscitò l'indignazione generale. Subito venne sollevato dall'incarico in FdI da Alessandro Urzì e sottoposto a procedimento disciplinare, venendo espulso dal partito all'inizio del 2022. Ora Divina lo propone invece alla testa della lista “Giovani”. Darà l'esempio.
L'Adige, 21 agosto
Sentite condoglianze
Devo dire che quando ho saputo della morte della scrittrice Michela Murgia mi sono sinceramente commosso. Non ne avevo alcuna stima, né ora cambierà la mia opinione su di lei. Era una donna che viveva fieramente il suo integralismo ideologico e lo interpretava spigolosamente, in modo tagliente, sorretta da un pregiudizio verso la destra cieco e rabbioso. Spesso offensivo. Insopportabile. Ma il sentimento di pietà che ho provato per lei mi ricorda che l’umanità è un valore superiore. Che siamo uomini anche per questo. E sono lieto di avere provato il bisogno di un momento di raccoglimento per una persona e una vita che se ne vanno. Nessun omaggio postumo, affettato o di convenienza. Di Murgia continuo a non avere alcuna stima. Ma ora riposi in pace.
Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d‘Italia, Facebook.
- Commento di Franco Pizzini: Quando non si ha nessuna stima per una persona, almeno nel momento della sua morte bisognerebbe avere l’intelligenza di starsene zitti.