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Animali maltrattati

Il 22 agosto scorso, dopo diverse segnalazioni pervenuteci da Besenello e dopo aver effettuato diversi sopralluoghi, inviavamo regolare segnalazione ufficiale al sindaco del paese, alla polizia locale (polizia municipale di Rovereto, in convenzione col comune di Besenello) e all’azienda sanitaria veterinaria competente.

Sappiamo che c’è stata un’ispezione da parte dell’azienda sanitaria veterinaria e della polizia municipale e più volte abbiamo avuto contatti col sindaco, la vicesindaca e alcuni consiglieri che si stanno interessando al caso. Pur rilevando un primo interesse fattivo da parte dell’amministrazione comunale, dopo un mese dalla nostra segnalazione, le pessime condizioni degli animali permangono e nulla è cambiato.

Ci chiediamo cosa ci voglia a determinare provvedimenti tempestivi per dare una soluzione a questa situazione, poiché gli animali sono ancora senza acqua o con acqua putrida e imbevibile; si nota poi l'evidente stato di denutrizione del cavallo e, inoltre, la struttura dove gli animali sono tenuti è fatiscente e pure pericolosa per gli animali stessi. Abbiamo anche notato che non vi è traccia di cibo per questi animali e che questi vivono in mezzo allo sterco da loro prodotto.

Ci chiediamo come sia possibile che situazioni del genere permangano ancora nonostante la segnalazione fatta oltre un mese fa e nonostante ci sia stata una visita da parte dell’azienda sanitaria veterinaria. Sembra quasi che si voglia far trascorrere il tempo sperando che tutto cada nel dimenticatoio; ma non è così, perché siamo qui a controllare. Sollecitiamo quindi nuovamente un intervento da parte delle autorità preposte, per garantire una vita decorosa a questi animali, riservandoci di valutare la strada della denuncia in procura per tali presunti maltrattamenti, ai sensi del codice penale, art. 544 ter, dove si dice che chiunque cagioni maltrattamento ad animali è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

Lasciare animali in mezzo al proprio sterco, senza cibo e acqua e sottoposti alle intemperie senza adeguato riparo è un maltrattamento che va evidenziato e rimosso in tempi brevi, dato che parliamo di esseri senzienti.

Sarebbe anche opportunoverificare se la struttura fatiscente in questione goda dei diritti di legge per quanto riguarda i permessi di costruzione, perché appare poco credibile che strutture così fatiscenti possano essere autorizzate ad accogliere animali, dato che sono situati vicino a una strada ad alto scorrimento e gli animali potrebbero scappare, come peraltro già accaduto in passato.Attendiamo una soluzione del caso a stretto giro, prima di formulare un esposto in procura per far chiudere questa triste vicenda di presunto maltrattamento di animali in un Trentino che si vanta di valorizzare la biodiversità, ma chiude occhi e orecchie di fronte ai problemi da risolvere.

OIPA Trento

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