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QT n. 3, marzo 2017 Trentagiorni

PRG, la tolleranza

A dire il vero, tra le chiacchiere e i buoni propositi dell’imminente Piano Regolatore, un punto interessante lo abbiamo trovato. Nel “documento di indirizzo” presentato dal sindaco Andreatta, per quanto fumoso e velleitario, c’è un passaggio che può essere significativo. E’ quando si descrive Trento come “città dei diritti… multiculturale e multireligiosa… il Prg dovrà farsi carico di spazi che possano esaltare al contempo identità e appartenenza”. Tradotto in italiano: finora abbiamo impedito la costruzione di una moschea adducendo pretesti urbanistici; è ora di cambiare.

Nel numero scorso avevamo notato come presentare Trento capitale della cultura, caratterizzata dalla tolleranza, e poi nei fatti conculcare la libertà di culto, fosse una contraddizione troppo stridente. Ora il sindaco sembra essersi scrollato di dosso i timori delle rimostranze leghiste e aver deciso di rispettare le libertà costituzionali. Sarebbe il minimo sindacale; ma comunque, con i tempi che corrono, un’ottima notizia.