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Spending review

Lorenzo Dellai fortemente voleva un aeroporto a Trento. Tutti i dati erano contrari: dalla conformazione orografica alla ristrettezza del bacino d’utenza, ma lui come donna Prassede è molto affezionato alle proprie idee, soprattutto a quelle sbagliate (vedi inceneritore e Metroland). Poi a togliere le castagne dal fuoco venne Durnwalder, che pensò bene di bruciarci sul tempo, e fare lui l’aeroporto, a Bolzano.

Per fortuna. Perché i risultati dello scalo bolzanino si sono visti: collegamenti pochissimi, e conti in rosso, rosso profondo. Durnwalder le ha provate tutte, anche a farsi l’aerolinea sudtirolese: ma ha solo aumentato le perdite. A livello nazionale si è indicato Bolzano tra i primissimi aeroporti da chiudere: non ha futuro alcuno, se non debiti su debiti.

Ed ecco ora la grande idea di Dellai: partecipiamo anche noi, come Pat, all’aeroporto bolzanino. Cioè aiutiamo Durnwalder a pagare i costi delle sue fesserie. Tra il coro di reazioni negative è spiccata, in una intervista alla Rai li opinione favorevole di Pierluigi Angeli: secondo il quale la Pat potrebbe utilmente entrare nella compagine bolzanina. Ora Angeli non è solo uno stagionato politico in pensione, già presidente anch’egli della Pat, è anche, per meriti politici naturalmente, vicepresidente del Catullo, l’aeroporto di Verona, a rappresentare la consistente (19%) quota azionaria della provincia di Trento. Aeroporto che avrebbe tutti i numeri a posto, dal bacino d’utenza ai passeggeri, ma che una dissennata politica di acquisizione e gestione di aeroportini limitrofi, ha portato anch’esso al rosso profondo, 26 milioni nell’ultimo anno.

E Angeli? Si è particolarmente distinto: ricoprendosi di ridicolo in un’intervista a La7, in cui penosamente cercava di giustificare la permanenza dello scalo di Montichiari perfettamente funzionante ma senza aerei; e rispondendo con un disarmante “il contratto me lo hanno sottoposto il giorno prima” a chi gli chiedeva conto della firma a un accordo capestro con Ryanair. Non contento di queste performance, ora promuove ulteriori perdite della Pat sollecitandola a finanziare un aeroporto miserabile e concorrente dell’annaspante Catullo.

Ci dovrebbe essere una rigorosa spending review. Sugli aeroporti; ma anche sul personale politico che continuiamo profumatamente a pagare e che continua a fare danni su danni.