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QT n. 4, aprile 2012 Trentagiorni

Primarie e programmi

Primarie, gioie e dolori. Gioie per gli elettori, che infatti accorrono in massa, perché finalmente possono contare, dolori per i partiti, per lo stesso motivo, perché di fatto vivono “in nome” degli elettori, ma quasi sempre cercando di sovrapporsi alla loro volontà. E il binomio gioie e dolori investe soprattutto il PD, che delle primarie ha fatto un dato costitutivo; ma che poi, nella pratica, non riesce a starvi dietro, non ce la fa proprio a decidere di seguire le scelte degli elettori, tentando continuamente di anteporvi le proprie e finendo regolarmente scornato.

E in Trentino? “Le abbiamo nel nostro Statuto. Quindi, per la candidatura a Presidente le faremo - risponde il segretario Pd Michele Nicoletti - Poi, siccome saremo una coalizione, dovremo discuterne all’interno”.

E qui si rischia di entrare nel porto delle nebbie. Cerchiamo di legare il tema candidato al tema programma. “Chi intende presentarsi come candidato dovrà sottoscrivere il programma, cui dovrà attenersi, pur con le proprie declinazioni”.

A noi sembra un vincolo molto rigido, un cappello partitico sulla volontà degli elettori, chiamati a scegliere non una politica, ma il volto più simpatico.

“Prendiamo ad esempio la Valdastico: abbiamo da anni maturato una posizione, anche il candidato dovrà condividerla”.

Affrontiamo il tema da un’angolatura più significativa: quale il bilancio del quindicennio dellaiano?

“Dobbiamo assolutamente valorizzarne i tanti elementi positivi, a iniziare dalla tenuta sociale, in tempi di crisi, del modello trentino. Poi ci sono i punti in cui si deve andare avanti: sulla valutazione delle persone, si sono premiate fedeltà e appartenenza, bisognerà valorizzare creatività e indipendenza. E occorrerà mettere a punto il nostro sistema delle autonomie, al plurale perché l’Autonomia non si esaurisca nella Pat, ma investa i vari livelli istituzionali, gli enti, le scuole, l’università. Ed abbia una forte connotazione internazionale, per arrivare a una gestione coordinata con il resto delle regioni alpine”.