Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Aria: anche Trento è fuori legge

Legambiente Trento

I recenti dati divulgati della Provincia hanno ribadito quanto si legge nel rapporto nazionale “Mal’aria di città 2012” presentato da Legambiente. Il rapporto mostra come anche per la nostra provincia la qualità dell’aria che respiriamo non sia ideale e conferma che sono opportune decisioni politiche per ridurre la concentrazione degli inquinanti. Nella classifica di “PM10 ti tengo d’occhio 2011” anche Trento sforava, con 45 giorni di superamento, il valore soglia sulle polveri fini, sul numero consentito di superamenti del limite medio giornaliero di protezione della salute umana (50 µg/m3). La situazione del capoluogo si rivelava critica anche per le concentrazioni di ozono troposferico e biossido di azoto, risultando per tali concentrazioni all’11° e 12° posto tra i capoluoghi più inquinati.

L’impatto sanitario di tali livelli di inquinamento è noto, e produce anche costi per la collettività che potrebbero essere ridotti con opportuni investimenti. Per ridurre i livelli in modo efficace occorre agire alle cause di tale inquinamento: il traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento. Questi ultimi nella nostra provincia sono la prima causa di emissione di particolato. Alcuni provvedimenti nella direzione giusta sono stati negli ultimi anni adottati, altri sono stati annunciati, ma occorre fare molto di più:

  • Potenziare il trasporto pubblico: è interesse di tutti cercare di evitare gli spostamenti in auto; la mobilità pubblica dev’essere capillare, in modo da rendere gli spostamenti più semplici e flessibili. Inoltre bisogna garantire l’intermodalità.
  • Favorire la mobilità ciclabile, arrivando a una rete estesa ed interconnessa di piste ciclabili e rendendo più disponibili rastrelliere e parcheggi anche custoditi.
  • Disincentivare l’uso dell’auto privata; limitare i permessi di transito in centro, abbassare i limiti di velocità. Incentivare, in caso di mancanza di mezzi pubblici alternativi, soluzioni come il car pooling.
  • Per quanto riguarda il riscaldamento, oltre a favorire la riqualificazione energetica degli edifici, occorrerà sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni alle buone pratiche, come limitare le temperature negli ambienti, ricordando che la normativa nazionale fissa a 20°, con due gradi di tolleranza, la temperatura massima nelle abitazioni, nei negozi, negli uffici e nelle scuole; una normativa spesso non rispettata. Importante è anche sensibilizzare chi utilizza stufe a legna sul corretto uso delle stesse (manutenzione delle canne fumarie e fiamma sostenuta, per ridurre le polveri emesse). Basta del resto fare un giro in centro per negozi per vedere che alcuni di essi hanno un livello di riscaldamento quasi insopportabile, con termostati regolati sui 25°, commesse in maglietta e porte aperte.

Chiediamo ai cittadini di vigilare su questi comportamenti dannosi, segnalando eventualmente sul nostro sito situazioni limite e chiediamo alle autorità di fare rispettare le leggi.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.