Tione: i gatti nella crisi
Ha cominciato armando i vigili urbani ed ha proseguito sfrattando il gattile, il sindaco di Tione Mattia Gottardi, uscito vincitore dalle urne delle ultime comunali con una lista civica, ma simpatizzante di centro destra.
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Accade che una colonia di gatti si insedia in una vecchia centrale elettrica, che con gli anni si trasforma in un gattile. Accade anche che i volontari dell’Apag (Associazione protezione animali delle Giudicarie) si prendono cura degli animali.
Il rifugio però non è idoneo, non ha un impianto di riscaldamento e si supplisce con dei fornelletti elettrici, costosi. Così il comune, di punto in bianco, stacca la corrente, costringendo i volontari a provvedere in proprio ai mici.
Alternative a questa soluzione? Zero. Sensibilità nei confronti degli animali? Idem come sopra. La questione finisce anche davanti al Giudice di Pace e il sindaco si trincera dietro i regolamenti, la burocrazia, le carte bollate. Insomma, si sottrae dicendo che ha interpellato il servizio veterinario che sconsiglia il riscaldamento del rifugio. E poi, “i gatti randagi sono randagi, punto. Una volta sterilizzati, non è compito del Comune occuparsene”.
I volontari dell’Apag si indignano (e come biasimarli?) e protestano dicendo che il ricovero degli animali randagi spetta al Comune, minacciando di portare i gattini in Municipio.
Come andrà a finire? Non è dato di sapere, ma se il buon giorno si vede dal mattino, dato che Tione rappresenta uno dei comuni più popolati e più rappresentativi delle Giudicarie, dove hanno sede la Comunità di Valle e i distaccamenti di tutti i servizi provinciali, e dato che la manovra economica si abbatte come una mannaia sui bilanci comunali, non si vorrebbe che i primi a farne le spese siano propri i servizi così detti marginali: canili, gattili, ecc. Sperando che poi non si taglino a cascata anche servizi meno marginali, dagli asili nido alle case di riposo.
Un sindaco illuminato e sensibile la soluzione solitamente in questi casi la cerca e spesso la trova. Chi invece stacca la luce e buonanotte suonatori non è di questa partita, ma allora occorre che si sappia, e ognuno tragga le proprie conclusioni.