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I miracoli dell’inceneritore

"Settimo non incenerire"

Dai dati ufficiali 2001 del "Quaderno di sintesi" n°54 della ASM di Brescia sappiamo che il locale inceneritore, uno dei più moderni, nell’anno 2000 ha trattato 265.000 tonnellate di rifiuti. Questo trattamento ha prodotto 74.000 tonnellate di rifiuti speciali solidi. (Scorie: 58.000 ton.+ ceneri: 3.000 ton.+ 13.000 ton. di polveri filtrate e depositate all’estero, pagando, in miniere esaurite di salgemma) e ben 283.000 ton. di anidride carbonica (CO2), principale responsabile dei gas serra! Il totale dei rifiuti usciti dall’inceneritore è stato perciò: 74.000+283.000 = 357.000 tonnellate di rifiuti. Ben 92.000 tonellate in più di tutti i rifiuti inceneriti! Com’è possibile questo? Per mantenere la combustione dei rifiuti sono stati utilizzati almeno 5 milioni di metri cubi di metano, con un costo detassato di oltre 2,5 miliardi di vecchie lire. Sommando i rifiuti con il metano e l’ossigeno sottratto all’atmosfera per la combustione, per la legge di Lavoisier, per cui nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, il mistero è risolto. Gli inceneritori producono molti più rifiuti di quanti ne eliminano.

Ciò che impressiona è che la CO2 uscita dal camino supera, in peso, addirittura il peso dei rifiuti trattati. 265.000 tonnellate di rifiuti hanno dato ben 283.000 tonnellate di CO2; che è un gas, quindi con volume ed inquinamento enormi!

L’ASM di Brescia vantava di aver riscaldato col teleriscaldamento 30.000 cittadini e di aver prodotto 39MWh di energia elettrica. Ma con il solo metano consumato dall’inceneritore si potevano già  riscaldare 20.000 cittadini, e l’energia elettrica prodotta, ha il costo detto sopra. Oggi l’impianto di Brescia brucia 3 volte più rifiuti che nel 2000! Con danni triplicati!

Il comitato "Settimo non incenerire"