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QT n. 22, 23 dicembre 2005 Scheda

Servizio Volontario Europeo: un’opportunità per giovani dai 18 ai 25 anni

Il Servizio Volontario Europeo s’inserisce tra le azioni promosse dal Programma Gioventù, un progetto comunitario per l’educazione non formale e la mobilità giovanile in Europa, istituito dal Parlamento e dal Consiglio Europeo. Questo Servizio permette a giovani dai 18 ai 25 anni di trascorrere un periodo all’estero (generalmente dai 6 ai 9 mesi) svolgendo attività di volontariato presso enti/organizzazioni no profit che operano a livello locale.

Essere volontari europei significa vivere in un Paese diverso dal proprio per un periodo piuttosto lungo, confrontarsi con una lingua, delle abitudini quotidiane, dei valori, dei modelli sociali e culturali diversi dai propri, interrogandosi sulla propria identità e sul proprio modo di leggere la realtà.

Il Servizio è comprensivo di vitto e alloggio presso enti no profit, viaggio, assicurazione personale, formazione linguistica, indennità mensile variabile da 120 a 220 euro (in base allo Stato scelto).

Chi è interessato ad aderire a questo progetto, può mettersi in contatto con:

Comune di Trento, Progetto Politiche Giovanili, Sportello Volontariato, Via Roma 56, Trento - tel. 0461/235062

evs@comune.trento.it

www.trentogiovani.it

www.gioventù.it/open.htm

Riportiamo due testimonianze di ragazze trentine che hanno aderito al Servizio Volontario Europeo.

Laura, 21 anni, Progetto Organizzazione Festival per Studenti - Germania, 2005: “Amo questo paese, amo quello che suscita in me la calma e la regolarità della vita di questa società nordica; godo del loro silenzio come se qui avessi trovato un porto di pace; percepisco l’assenza totale (o quasi) di tabù… si respira nell’aria…”.

Cristina, 25 anni , Progetto su biodiversità - Irlanda del Nord, 2005: “Vi scrivo da una splendida terra poco frequentata dai turisti nell’Europa del Nord. Dove vivo non si vedono altro che campi verdi, il mare e le montagne in lontananza. In campagna tutto è calmo, la gente ti saluta con un cenno della testa e i bambini che vanno a scuola indossano ancora la divisa. Eppure questa terra così magica, dove la natura sorprende e affascina, è teatro da secoli di divisioni e lotte che dividono la popolazione in due. In Irlanda del Nord non sei mai solo una persona, ma cattolico o protestante. Dove vivi, la tua scuola, il lavoro che fai, la squadra per la quale tifi, tutto questo serve agli altri per classificarti, per sapere a quale metà appartieni. Ufficialmente il cessate il fuoco fra le due fazioni è stato ratificato nel 1996, ma ufficiosamente gli interessi privati, la tradizione e la mancanza di alternative fanno proliferare una guerriglia sotterranea, specie fra i giovani delle città. Qui i giovani non hanno speranze, non sognano…”.