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Il giorno della memoria... da dimenticare

Anna Maria Parolari

Per decenni una polvere di oblio aveva ricoperto il ricordo dei lager. Era il periodo in cui il nemico dell’umanità, diabolico e crudele era il comunismo. Non si comprende perché non si potevano ricordare 6 milioni (almeno) di vittime dei lager. Erano pochi gli italiani che si recavano ad Oswiezin, che i tedeschi avevano denominato Auschwitz. Chi lo ha fatto, ha potuto amaramente constatare come tutti gli abitanti di questa città sapevano cosa si svolgesse in quel terribile luogo. Quando un internato fuggiva, non c’era bisogno di una grande ricerca da parte delle SS. Erano gli stessi polacchi a riconsegnarlo per una manciata di marchi.

Nel viaggio di ritorno i sopravvissuti provarono sulla loro pelle l’antisemitismo di chi doveva accoglierli come superstiti della tragedia. Nella Germania nazista tutti o quasi conoscevano l’Olocausto. Forse sono queste le motivazioni per cui si è dovuti arrivare al 31 luglio del 2001 per l’istituzione del Giorno della Memoria dedicata alla persecuzione del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.07.2001).

Purtroppo il presidente Ciampi non si è dimostrato all’altezza dell’evento, dimenticando che in quei lager trovarono morte ed orribili sofferenze non solo ebrei ma anche zingari, omosessuali, oppositori al regime nazista, malati psichiatrici, disabili, soldati sovietici.

E purtroppo a questa dimenticanza imperdonabile del Presidente della Repubblica si sono adeguati il sindaco Pacher ed il presidente del Consiglio Provinciale Bezzi. Invitati dalla associazione Sinti alla breve cerimonia di ricordo dei Sinti e Rom trucidati nei campi nazisti, i due personaggi, sempre presenzialisti, non hanno avuto neppure il ritegno di inventare una scusante, come invece ha fatto tempestivamente il presidente della Giunta provinciale Dellai, che si è giustificato con un viaggio all’estero.

La memoria sta nel nostro agire. Gli eventi che accadono nel nostro pianeta dimostrano come il giorno della memoria sembra sia stato creato appositamente per togliere i rimorsi di coscienza (se li hanno) ai padroni del mondo. Infatti gli orribili massacri di Auschwitz, Dachau, ecc. continuano ogni giorno nel silenzio dei mass-media, che solo per questa giornata hanno riempito di immagini terrificanti i nostri occhi dopo anni di silenzio.

Gli stermini dei popoli si perpetuano in ogni parte del mondo, in qualsiasi momento, voluti anche da chi oggi si fa paladino della memoria per poi far cadere un orribile silenzio sui focolai di guerra sparsi in tutto il
mondo. "I genocidi degli anni 90 nella ex Jugoslavia e in Ruanda sono stati vergognosi. La comunità internazionale aveva i mezzi per evitarli. Ma è mancata la volontà di farlo" - dichiarò il 26 gennaio 2004 il Segretario dell’ONU Kofi Annan a Stoccolma.

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L’Olocausto di Rom e Sinti
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