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Contro gli apprendisti stregoni

Dal vino al metanolo agli Ogm: la difficile battaglia per un consumo consapevole.

A partire dal vino al metanolo e dalle sofisticazioni ed adulterazioni alimentari classiche per arrivare alle povere mucche ed alla pazzia di chi ha trasformato degli erbivori in cannibali carnivori ed agli esperimenti da stregoni degli organismi geneticamente modificati (i cosiddetti OGM), i segnali circa la sicurezza alimentare sono da ritenere alquanto preoccupanti; bisogna anche riconoscere che l’acquisita consapevolezza, conseguente a tali problemi, si è mostrata in qualche misura produttiva: il consumatore, soggetto ad una sistematica perdita di certezze, reagisce chiedendo ed imponendo, con le proprie scelte commerciali, una maggiore qualità, anche a fronte di maggiori costi.

Per lo meno, questo è vero nel caso del consumatore consapevole, "istruito", che inizia a ragionare in termini di "certificazione", di "qualità".

Diverso è il caso del consumatore più influenzabile, che imposta la propria condotta alimentare credendo nelle felici famiglie televisive che alle 7 del mattino sono soddisfatte attorno al desco familiare a ingozzarsi di prodotti industriali, e che la campagna l’ hanno vista solo in un lontanissimo passato. I bambini, lieti e sorridenti, ed i loro sereni genitori, passati dalle sfilate di moda alle colazioni mattutine, si scontrano con la realtà delle deleterie conseguenze dell’abbandono di un modulo alimentare - quello mediterraneo - che il mondo prende a modello: in primis l’obesità, malattia sociale dagli altissimi costi derivante da questa orgia di lipidi e di glucidi che un organismo come quello umano, calibrato sull’atavica carestia, non è in grado di sopportare impunemente.

Il Codacons pertanto insiste per la creazione di un mercato premiante soprattutto la qualità, con il potenziamento delle denominazioni e con l’incremento del biologico. Nel contempo, chiede un’inversione di tendenza, con un inasprimento delle sanzioni nei confronti degli avvelenatori della salute, e non solo di quella umana.

Il grado di civiltà di una società si misura infatti anche dal rispetto che questa ha dei diritti di chi non può difendersi, come gli animali D’altronde, come è stato autorevolmente osservato (L. De Marchi, "Mucca pazza, fermiamo i terroristi della scienza e dei media", in Alimenta, gennaio 2001), "questi animali vengono carcerati e incatenati a vita in spazi ridottissimi, imbottiti di antibiotici, ormoni ed anabolizzanti, alimentati con mangimi tossici e innaturali, tormentati talvolta a morte, prima dell’abbattimento, da viaggi estenuanti In queste condizioni, lo strano sarebbe che a volte non impazzissero".

Il Codacons utilizzerà, come ha già fatto nel passato, tutti gli strumenti a sua disposizione, quali diffide, denunce, querele e azioni ex art. 3 della legge 30 luglio 1998, n. 281 per salvaguardare da un lato i più deboli e per far sì, dall’altro, che si crei un mercato di qualità per la difesa della bontà dei cibi e della salute di tutti i consumatori; faremo inoltre sentire la nostra presenza a convegni e forum.

Ci aspettiamo invece da parte di chi legge segnalazioni e interventi, se non la trasformazione da passivi lettori ad attivi attivisti della sicurezza alimentare.