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QT n. 1, gennaio 2021 Monitor: Mostre

Lockdown museale: la resistenza sul web

Vladimiro Sternini
Nicolò e Sebastiano Roccatagliata, San Filippo (1620)

Il DPCM del 3 novembre ha portato a una nuova chiusura dei musei fino al prossimo 15 gennaio. La speranza è che a quella data essi possano riaprire a seguito di un deciso rallentamento dei contagi, ma nel frattempo le istituzioni culturali non sono rimaste con le mani in mano, com’era del resto successo anche in occasione della precedente serrata. Nell’intento di mantenere un filo diretto con il loro pubblico, sono molte le attività imbastite per offrire virtualmente il proprio patrimonio, per tradurre online le mostre cristallizzate dalla pandemia e, non da ultimo, per offrire attività didattiche.

Il Castello del Buonconsiglio ha arricchito ulteriormente la raccolta di video del format Buonconsiglio a domicilio, inaugurato lo scorso aprile: si tratta di una serie di brevi focus dedicati ai castelli provinciali, con approfondimenti sugli ambienti - alcuni anche normalmente chiusi al pubblico - e sulle diverse collezioni del museo, dall’archeologia ai tesori bibliografici, dalle sculture lignee agli affreschi, dall’architettura alle stampe antiche. Da fine dicembre è stata inoltre allestita la mostra “Gli apostoli ritrovati”, capolavori dall’antica residenza dei principi vescovi, per ora godibili solo attraverso alcuni approfondimenti online, ma per fortuna c’è tempo fino al 5 aprile per ammirare de visu due magnifiche sculture seicentesche già appartenute ai principi vescovi trentini, disperse sul mercato antiquario agli inizi del Novecento e ora finalmente ritornate a far parte delle collezioni museali. Sul fronte della didattica, dopo il Calendario dell’Avvento digitale, sarà possibile realizzarne uno ispirato al celebre Ciclo dei Mesi di Torre Aquila.

Tra le iniziative del Museo Diocesano Tridentino segnaliamo un nutrito calendario di incontri video gratuiti con esperti del Museo, docenti universitari e storici dell’arte, dedicati ad approfondire alcune tematiche storico-artistiche. L’ultimo appuntamento prima del Natale è stato “Natale nell’arte”, un percorso lungo i secoli incentrato sulla raffigurazione del Natale, ma il calendario è in costante aggiornamento e rimandiamo pertanto al sito del museo.

Un museo votato alle scienze e alla tecnologia come il Muse non poteva non offrire una ricca programmazione di eventi digitali. “Tecnologia e sostenibilità” è un ciclo di incontri online per scoprire come le nuove tecnologie stiano favorendo lo sviluppo di una società più sostenibile, ma anche come gestire l’enorme produzione di rifiuti elettronici. L’ultimo incontro del 2020 è stato dedicato al mondo dell’open source, mentre in programma per l’inizio del 2021 vi sono alcuni appuntamenti dedicati alla didattica a distanza. Altri open talk sono invece diretti a un pubblico più specialistico, desideroso di essere aggiornato su ricerche scientifiche e tecnologie all’avanguardia nel campo delle scienza della vita. “Frontiere della biologia”, evento promosso nell’ambito del progetto europeo ACDC, propone una serie di incontri nel campo della biologia sintetica e in particolare sul progresso scientifico che procede sulla linea di confine tra il prebiotico (non vivente) e il biotico (vivente); rimandiamo come sempre al portale del museo per un programma aggiornato. Sempre il museo trentino delle scienze propone numerose attività didattiche rivolte alle famiglie, da incontri-laboratori dedicati ai cristalli di neve e ai ghiacciai, con la creazione di un origami a tema, a spettacoli per i più piccoli imbastiti con il tradizionale teatrino giapponese Kamishibai, fino a una serie di visite guidate in diretta streaming, sempre diverse, volte alla scoperta delle varie sale del Museo.

Giovanni Boldini, Donna in désabillé (1880).

Il Mart di Rovereto, costretto a chiudere poche settimane dopo l’inaugurazione della popolare mostra su Caravaggio (la cui chiusura è prevista per febbraio, ma nel frattempo il “Seppellimento di Santa Lucia” è già rientrato da settimane a Siracusa), ha coraggiosamente allestito a porte chiuse una grande mostra su Giovanni Boldini, con oltre 150 opere in gran parte provenienti dal Museo Boldini di Ferrara, chiuso dopo il terremoto del 2012. La speranza è di poter prossimamente vedere in presenza questi capolavori, ma nel frattempo sono previste alcune visite guidate virtuali alle sale, in compagnia dei curatori. Oltre a tali iniziative, continuano sui social e sul canale youtube del Mart gli approfondimenti sul patrimonio museale, così come i laboratori didattici rivolti ai più piccoli.

Il museo roveretano offre infine due installazioni visitabili nonostante il lockdown museale: “Twingo Monument” dello street artist milanese Bros, allestita nel parcheggio del museo, è la vecchia automobile dell’artista, reinventata per l’occasione, con tanto di colonna sonora. “Sol Invictus” di Luciano e Ivan Zanoni, padre e figlio maestri della lavorazione del ferro, è invece un omaggio alla natura collocato nella piazza del Mart, incentrato sul tema delle quattro stagioni, al quale si intrecciano vari mitologici che simboleggiano, auspicandola, una rinascita collettiva.

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