Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Il parcheggio o la Gingko Biloba?

L’Ordine Teutonico chiede spazio, e il sindaco di Bolzano vuole darglielo.

Nel centro storico di Bolzano, in una delle zone residenziali più belle e ricche, si minaccia l’abbattimento di un gruppo di alberi centenari, per realizzare un enorme parcheggio. Gli abitanti si oppongono, perché non ha senso affermare di voler ridurre il traffico e poi realizzare sempre nuovi parcheggi nel centro, e perché gli alberi sono grandi, belli e anche antichi.

La lotta è seguita attentamente dai giornali. E anche dai politici che contano, perché lì è "Bolzano uno" (vedi Le due Bolzano). Lontana da via Roma, dove l’anno scorso da un giorno all’altro sono stati abbattuti decine di grandi alberi, con la scusa che erano malati, dopo che per molti anni non erano stati né potati né fatti oggetto di alcuna cura. Ma lì era "Bolzano due". Quindi c’è speranza che le Gingko Biloba e compagni si salvino.

La concessione fatta dal sindaco indigna anche perché favorisce l’Ordine Teutonico, che costruirà uno studentato con più parcheggi che posti letto per studenti, e perché segue la crisi finanziaria della casa madre di Vienna, e sembra che voglia far cassa a tutti i costi. Anche dell’ambiente.

Ecco intanto il testo firmato da decine di abitanti delle case intorno agli alberi minacciati.

Bolzano, capoluogo della Provincia che ha fatto di "Casa Clima" il fiore all’occhiello italiano nel campo del risparmio energetico edilizio, può vantare a breve un altro record ambientale, ma questa volta negativo. Il sindaco Luigi Spagnolli, fino al 2005 direttore del Parco dello Stelvio, dottore in scienze forestali e figlio dell’ ex capo della giardineria comunale, ha firmato l’ autorizzazione ad abbattere alberi secolari per fare spazio alla costruzione di un garage interrato da 130 posti da parte dell’Ordine Teutonico che sul terreno realizzerà uno studentato in pieno centro a Bolzano.

Gli abitanti del quartiere, attoniti, vedono scavalcare la normativa provinciale che tutela gli alberi con un diametro superiore ai 30 centimetri, ma che concede ai sindaci di derogare a questa norma. Un Gingko Biloba e altri alberi, rifugio di uccelli e pipistrelli, nonostante il parere negativo della giardineria comunale, verrebbero tagliati per fare spazio ad una enorme gettata di cemento.

Il sindaco Spagnolli, in replica alle proteste, ha assicurato che verrà richiesto un risarcimento pecuniario e verrà compensata la mancanza con un successiva messa a dimora di altre piante da arredo urbano. Ma alberi di quella taglia forniscono in un anno ossigeno per 10 persone: servirebbe un bosco per compensare una tale mancanza!

Un comitato di abitanti si oppone alla costruzione del parcheggio di via Weggestein. Vogliono abitare in un quartiere vivibile e chiedono di non sacrificare alcuni degli ultimi grandi alberi esistenti in città.

Nei Piani sul traffico si afferma da una parte di voler allontanare il traffico dalle zone residenziali dall’ altra si continua a costruire parcheggi in centro, senza alcun rispetto per la natura esistente.

La Gingko Biloba, una delle vittime del parcheggio, è una pianta antichissima esistente già nel paleozoico superiore, considerato un vero fossile vivente. Ebbe un periodo di espansione durante l’era mesozoica (periodo Giurassico) quando era ben diffusa anche in Europa e in Italia. Successivamente, a causa dei cambiamenti climatici si è estinta ovunque circa 2 milioni di anni fa, fatta eccezione per la Cina ed altre piccole zone asiatiche e il Giappone. E’ ricomparsa in Europa attorno al 1700quando vi è stata reintrodotta attraverso le importazioni. E’ una pianta dotata di eccezionale adattabilità alle più avverse condizioni: riuscirà a sopravvivere anche all’orda dei Teutonici?

Il sindaco di Bolzano parla di risarcimento, come se tutto fosse monetizzabile o risarcibile: la salute, la tranquillità, la memoria, l’architettura di un quartiere e persino un albero secolare.