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Niente Miss: siamo trentine

l calvario (con lieto fine) delle nostre candidate a Miss Italia.

E dire che il 16 settembre l’Adige aveva cominciato bene, giudicando l’avvio televisivo del concorso di Miss Italia una "serata lunghissima e noiosissima", e l’indomani aveva appesantito la critica: "Una trasmissione che la Rai propone agli abbonati con coraggio a dir poco impudente. Lunga, noiosa, macchinosa, lenta". Per fortuna, a sollevare gli animi e a tener desto l’interesse c’era "il sorriso della nostra Roberta (di Lizzana, n.d.r.)… E quello di Michela" (di Pomarolo). Certo che la gara si presentava in salita, inducendo le concorrenti a lanciare un appello al popolo trentino, che con le sue telefonate avrebbe potuto tener viva la speranza; "un appello ai trentini perché cerchino di colmare almeno in parte lo svantaggio con il quale sembrano partire le candidate settentrionali. E’ una cosa risaputa… le ragazze del sud hanno alle spalle interi paesi che si mobilitano per loro: sindaci, comitati. Una specie di mobilitazione generale; sarebbe bello che funzionasse così anche da noi".

Le due candidate trentine a Miss Italia: Michela...

Appello caduto nel vuoto: Michela, eliminata per prima, viene poi recuperata alla gara, ma col solo risultato di rinnovare subito dopo l’amarezza dell’esclusione: "’Miss Italia per te è finita!’ – commenta, desolato, l’AdigeLaconico, duro, umiliante anche (che cosa? n.d.r.), e poco importa se le regole del gioco sono queste… La sentenza è lapidaria e non ammette discussioni. (…) Il ripescaggio l’ha ricacciata in pedana, ma la giuria telefonica è stata impietosa". Ma lei – buon sangue non mente - "ha abbandonato il palco salutando con grande dignità, alla faccia dell’impietosa sentenza pronunciata da Carlo Conti, che in un minuto ammazza illusioni in giovanissime sognatrici… Una formula più umana non guasterebbe".

... e Roberta.

Quanto a Roberta, che ha resistito un po’ di più prima di essere eliminata, il suo forzato addio è stato ancor più scandaloso e "ha lasciato attonito anche il pubblico in sala".

L’indignazione e la tristezza, comunque, durano un solo giorno: sul Trentino del 21 settembre leggiamo infatti che per le due ragazze sembra delinearsi un lieto fine, o, come recita il titolo, "il sogno continua per le due lagarine approdate alla finale".

Michela ("la sorridente estetista di Pomarolo") è stata convocata per un provino in vista di una fiction ("tipo ‘Incantesimo’" – precisa l’interessata), mentre Roberta "sarà madrina dell’Itas", incombenza che non sappiamo cosa comporti, ma che comunque dovrebbe garantire un qualche reddito senza eccessiva fatica.

Ma la vera novità del giorno è la tardiva scoperta, raccontata con gioioso stupore, che il Trentino, in qualche modo, è approdato in finale. Infatti la sesta classificata è sì nata a Schio, ma "ha radici in Vallarsa. La mamma della diciottenne Lara è infatti di Parrocchia e ci lavora". E anche il suo moroso è trentino: "Quindi, doppio collegamento trentino per la bellissima bionda". La quale, oltre al sesto posto, ha collezionato ben "due titoli nazionali: Miss Televolto e Miss Televoto (che equivale a Miss Web, ovvero la ragazza più televotata)".

Non vorremmo guastare la generale letizia esprimendo un dubbio che ci è sorto visitando il sito ufficiale del concorso, che a Lara assegna il solo titolo di Miss Televolto, mentre quello di Miss Televoto viene attribuito alla torinese Chiara Perino.

Dove sta la verità? Chi sa, parli.